Un’incredibile creatura mai vista prima quella hanno ritrovato un gruppo di studiosi del Regno Unito. Si tratta di un animale che viveva nei fondali marini. L’assurdo ritrovamento ha fatto il giro del mondo.
La natura non smette mai di stupirci. Questa volta, la scoperta è stata fatta da un gruppo di ricercatori del Regno Unito. Si tratta del ritrovamento di un mostruoso animale che viene comunemente chiamato col nome di ‘coccodrillo marino’. È un lontano parente dei coccodrilli che ancora oggi troviamo in giro per il mondo.
Tutto è avvenuto nella Jurassic Coast – nel Dorset, Regno Unito – ad opera del Turnersuchus hingleyae. Si tratta di una zona ricca di fossili e reperti unici al mondo, proprio per questo ha tale nome. La ricerca ha visto i suoi risultati pubblicato sul “Journal of Vertebrate Paleontology” e ovviamente ha fatto in breve il giro del mondo.
Scoperta una incredibile creatura: viveva nei fondali marini
Secondo gli esperti la scoperta di questa incredibile creatura, aiuterà a trovare una risposta a tante domande della scienza. Inoltre, la presenza di quel predatore suggerisce che i talattosuchiani (specie del nuovo nuovo fossile) vivevano con altri animali dalle caratteristiche simili a quelle dei coccodrilli.
Quelle creature, a quanto pare, si sarebbero originate intorno alla fine del periodo Triassico, ovvero circa 15 milioni anni prima del Turnersuchus . Il coautore dello studio, il Dr. Eric Wilberg, si aspetta di trovare altri esemplari simili.
I talattosuchiani possiamo immaginarli come dei “coccodrilli marini, nonostante appartengano all’ordine Crocodylia, sono molto diversi dai coccodrilli. Questi esemplari nuotavano nei fondali marini degli oceani, grazie ad una pinna caudale simile a quella che possiedono gli squali. Inoltre, erano dotati di ghiandole saline e avevano persino la capacità di partorire neonati vivi (quindi non deponevano uova come i coccodrilli moderni) .
Le caratteristiche di questo particolare animale
Questa creatura, viveva nell’Oceano Giurassico e ovviamente si sfamava cacciando la fauna marina. Con il suo muso lungo, l’accostamento ai coccodrilli è inevitabile. Era un animale dal corpo lungo e snello, molto simile a quello coccodrilli gaviali ancora in vita e che possiamo ammirare – da lontano – nei sistemi fluviali dell’India. Raggiungeva la lunghezza massima di 2 metri.
Il Dr. Pedro Godoy, scienziato dell’Università di San Paolo in Brasile, ritiene che questo esemplare viveva solo in habitat marini costieri. Il cranio di questo esemplare è piuttosto diverso da quello dei coccodrilli che conosciamo. Quello dei talattosuchiani è caratterizzato da finestre sopratemporali molto grandi. Si tratta della regione del cranio che ospitava i muscoli della mascella.
I muscoli della mascella erano quindi allargati in modo tale che da consentirgli morsi veloci e forti. Si sfamavano, per lo più, di pesci o cefalopodi molto veloci. Gli esperti non escludono che – come per i coccodrilli moderni – che anche la loro regione sopratemporale avesse una funzione termoregolatrice.
Il nome di questa singolare specie, Turnersuchus hingleyae – particolarmente difficile da pronunciare – deriva dai nomi dei due esperti che hanno scoperto i primi fossili donandoli al Lyme Regis Museum, ovvero Paul Turner e Lizzie Hingley (scoperta nel lontano 2017).
Il fatto che appartenga ai coccodrilli, come famiglia, si evince dalla desinenza greca “suchus” che latinizzata diventa “soukhos”, che significa appunto coccodrillo. Al momento l’esemplare è esposto al Lyme Regis Museum nel Dorset, in Inghilterra.