In Israele, il latte è coltivato in laboratorio: una invenzione che, forse, farà storcere il naso a molti. Vediamo di cosa si tratta.
Il latte prodotto in laboratorio: non è la trama di un film di fantascienza, bensì una novità proveniente da Israele, che prevede la realizzazione di una bevanda senza colesterolo, né lattosio. Scopriamo, dunque, insieme di cosa si tratta.
In Israele, una impresa ha realizzato un tipo di latte non derivato dagli animali, prodotto in laboratorio senza l’uso di mucche. Tale latte, che, nei fatti, è privo di lattosio e colesterolo, sarà presto disponibile sul mercato di Singapore e negli Stati Uniti.
Tale novità, come si può facilmente immaginare, ha suscitato grande interesse, in quanto sempre nello stesso Paese, in precedenza, mediante la stampa 3D, è stato realizzato un filetto di pesce di cernia in laboratorio. Poco dopo, dunque, l’azienda in questione ha annunciato lo sviluppo di un latte ottenuto senza coinvolgere animali da mungitura.
Dopo la carne, impropriamente denominata “sintetica” (un termine più accurato sarebbe “coltivata in laboratorio“), fa la sua comparsa, dunque il latte coltivato, elogiato dal Primo Ministro Netanyahu che lo considera un tassello molto importante della tecnologia alimentare.
Anche se in Italia c’è ancora molto lo scetticismo verso le alternative alimentari tecnologiche, tra le quali possiamo annovera i prodotti a base di insetti e la carne in vitro, altri Paesi si mostrano più aperti e progressisti in materia di sviluppo alimentare. A Tel Aviv, è stata concessa l’autorizzazione ad una startup del posto, che potrà produrre proteine lattee mediante un processo di fermentazione speciale: non saranno necessarie le mucche.
L’azienda produttrice fa sapere che questo latte non contiene lattosio, colesterolo, ormoni della crescita o antibiotici, spesso presenti nel mangime degli animali che è propinato negli allevamenti intensivi. Il processo di fermentazione utilizza un lievito che rende le proteine del prodotto “chimicamente identiche” a quelle del latte bovino.
Tale nuovo tipo di latte “cow-free” sarà – in un primo momento – disponibile a Singapore, dove è stata già approvata la sua vendita. Si prevede, inoltre, che presto sarà commercializzato anche negli Stati Uniti, grazie all’approvazione ottenuta dalla Food and Drug Administration che lo ha reputato un prodotto sicuro e, quindi, adatto al consumo.
Per ora, però, non sarà messo in commercio in Italia a seguito della decisione del governo di bloccare i prodotti “sintetici” e di laboratorio.
Coldiretti ha espresso diverse preoccupazioni riguardo al latte prodotto in laboratorio, definendolo non un alimento, bensì un “prodotto ingegnerizzato“, sottoposto a processi produttivi simili a quelli farmaceutici, come riportato dall’ANSA e sottolineato anche dal presidente Ettore Prandini in occasione di Tutto Food.