Un’avventura, da nord a sud, che si può vivere attraverso la Ciclovia Adriatica, un tragitto affacciato sul mare Adriatico e sulle bellezze che caratterizzano il nostro Paese.
La Ciclovia Adriatica mette a disposizione un itinerario cicloturistico che permette di attraversare l’Italia da settentrione meridione. È lunga più di 1.700 km e parte dal Friuli Venezia Giulia, fino poi ad arrivare alla Puglia, mediante strade secondarie e statali, che si affacciano sul mare Adriatico, ma anche su bellissimi posti che si incontrano lungo il percorso.
Ciclovia Adriatica, il percorso per attraversare l’Italia in bicicletta
Tanti sono i posti belli dell’Italia che si possono ammirare attraversando il Paese mediante la Ciclovia Adriatica, che attraversa paesaggi diversi, nei quali si possono avvistare tante tipologie di fiori e tante specie animali, proprio perché ci si immerge in un excursus, fatto di bellezze naturali e culturali.
In questo particolare tragitto, infatti, si incontra il Parco Naturale Regionale del Delta del Po, ma anche il Parco Nazionale del Gargano, quello del Conero e il Parco Naturale Regionale di Porto Selvaggio e Palude del Capitano.
Inoltre, scegliendo di percorrere questo lungo tratto di strada, è possibile anche attraversare varie città d’arte come Ravenna, Lecce, Venezia ma anche diversi borghi medievali, tre quali possiamo sicuramente annoverare Polignano a Mare e Gradara.
Le città costiere che si incontrano durante il tragitto
Il percorso, dunque, parte della città di Trieste, che, da tempo immemore, rappresenta un importante collegamento tra l’Europa centrale e quella meridionale.
Troviamo, nel primo tratto, una serie di lagune separate dal mare e da isole di sabbia regolarmente abitate. Attraversiamo, poi Grado, Lignano Sabbiadoro, Caorle e Jesolo fino ad arrivare alla meravigliosa Venezia.
Ci sposiamo, inoltre, in Emilia-Romagna, passando per Chioggia e Comacchio, per poi approdare a Cesenatico, Rimini e Riccione.
Il nostro percorso prosegue nelle Marche, precisamente a Pesaro, Fano, Senigallia e Ancona. L’ultima tappa, in questa regione, è Porto Recanati.
Ci ritroviamo, poi, in Abruzzo, passando per Pescara, fino ad arrivare ad Ortona dove è presente il Castello Aragonese: si continua, inoltre, passando a Termoli – in Molise – fino poi ad arrivare in Puglia, dove possiamo riscontrare qualche difficoltà nel percorrere il tratto costiero del Gargano, in quanto è più complicato.
Superato questo punto, passiamo a Barletta, Trani, Bisceglie, Molfetta e, infine, Bari arrivando, poi a Brindisi attraversando l’antica via consolare Appia Traiana. Ci ritroviamo, poi, Otranto, sulla costa, per poi arrivare a Santa Maria di Leuca.
Le tipologie di percorso
Come sicuramente noterete, sulla Ciclovia Adriatica è caratterizzata da diverse tipologie di percorso e di fondi stradali. In linea di massima, il tragitto si snoda su strade secondarie, pertanto si può stare più sicuri, in quanto il traffico è molto limitato.
Nei fatti, diventa più intenso qualora si scelga di percorrere una strada statale.
Ad esempio, in Abruzzo, l’itinerario è percorribile quasi interamente su piste ciclabili, mentre in Puglia ci sono due alternative da prendere in considerazione: un sentiero che permette di avere una vista sul paesaggio circostante e un altro, più impegnativo che, come vi anticipavamo, è legato al tratto del Gargano.
Se non vi va di intraprendere un viaggio troppo complesso, potete scegliere, in alternativa, un percorso decisamente più pianeggiante che permette di incamminarsi verso le saline di Margherita di Savoia.
Qualche consiglio da tenere presente prima di intraprendere il proprio viaggio
Il tragitto non è dotato di molti segnali, pertanto, il consiglio che vi possiamo dare, è quello di studiare bene il percorso da effettuare, tenendo ben presenti i punti più semplici e quelli più difficili da attraversare.
Per tale ragione, la regione Puglia ha messo a disposizione un road book che contiene consigli informazioni utili relativi al tratto di competenza pugliese.
Non solo: facendo una breve ricerca su Internet, infatti, si possono anche ricavare le tracce GPS, anche se vanno utilizzate con parsimonia e come riferimento puramente generico.
Evitate, inoltre, di percorrere la Ciclovia Adriatica nei mesi più caldi, quali luglio e agosto, in quanto, su specifici punti in particolare, si può trovare un traffico intenso che può rendere il viaggio meno piacevole di quanto potrebbe essere. Anche il calore, infine, può essere un ostacolo importante.