La storia del pozzo sacro di Santa Cristina è molto affascinante e merita di essere conosciuta. Scopriamo dove si trova questo pozzo e qual è la storia!
L’area nuragica dove è ubicato il pozzo sacro di santa Cristina si trova in Sardegna, precisamente su un altopiano basaltico nei pressi di Paulilatino. Risalente al 1000 a.C., quest’opera straordinaria sorprende per l’equilibrio delle sue proporzioni, per il suo stato di conservazione e per la sua composizione geometrica.
Eccezionale con la sua scala a forma trapezoidale, si tratta davvero di una meraviglia architettonica, assolutamente da scoprire. Vediamo tutto quello che c’è da sapere sul pozzo sacro di Santa Cristina!
Storia del pozzo di Santa Cristina
Il pozzo sacro di Santa Cristina è un’area archeologica ubicata ad Oristano, nel territorio del comune di Paulilatino, e prende il nome dalla chiesa campestre di Santa Cristina situata nelle vicinanze.
L’area sacra ha origini molto antiche, che risalgono al XI secolo a.C. nella tarda età del Bronzo. La civiltà nuragica si sviluppò subito dopo, nel periodo detto Nuragico terzo. Il pozzo sacro è una forma tipica dell’architettura religiosa nuragica, ma la caratteristica di quest’area è il nome con cui è famosa.
Infatti, è dedicata a una santa cristiana in quanto nella stessa area sorgeva una chiesa campestre dedicata a Santa Cristina.
Cosa comprende il pozzo sacro di Santa Cristina
Il sito è composto principalmente da due parti, una più nota costituita dal tempio a pozzo e l’altra situata a circa duecento metri. Il tempio a pozzo è un pozzo sacro di epoca nuragica, al quale sono collegate strutture come la capanna delle riunioni, delle capanne più piccole e un recinto.
La parte ubicata a circa duecento metri comprende un nuraghe con una unica torre, delle capanne in pietra forma allungata ed un villaggio cristiano. Il tempio a pozzo è circondato dal recinto sacro di forma ellittica, detto themenos, che divide la zona sacra da quella profana.
Un vestibolo precede il pozzo, mentre segue il vestibolo una scala con 24 gradini che verso il basso diventa più stretta.
La sensazione che si ha scendendo è quella di entrare in qualcosa che trasporta in un’altra dimensione. L’effetto che si viene a creare è quello di una scala rovesciata, il che la fa ritenere un’opera di architettura e ingegneria straordinaria, fra le più incredibili che siano mai state realizzate dal periodo nuragico ai nostri giorni.
Quali erano le funzioni del pozzo di Santa Cristina
Le funzioni del pozzo di Santa Cristina erano quelle di riunire tante comunità per eseguire pratiche religiose. I pellegrini arrivavano per svolgere i culti dell’acqua, che sgorga ancora oggi da una falda e si riversa nella vasca scavata nella roccia.
Alcuni esperti affermano anche che il pozzo venisse utilizzato come punto di osservazione astronomica per misurare i movimenti celesti. A confermare questa teoria sono alcuni eventi che si manifestano in certi periodi dell’anno.
Infatti, durante gli equinozi di autunno e primavera, la luce del sole illumina alla perfezione l’acqua che si trova all’interno del pozzo.
Il santuario cristiano e il parco nuragico
Oltre agli insediamenti nuragici di enorme valore storico, fra le costruzioni più importanti troviamo un’ampia capanna circolare che probabilmente veniva utilizzata per riunire la comunità.
Molto suggestiva è anche la chiesa campestre dedicata a Santa Cristina, così come i muristenes, ovvero delle costruzioni di pietra che formano il villaggio circostante, risalenti al XVIII secolo e utilizzate spesso per accogliere i pellegrini.
Ancora oggi nella zona si festeggiano varie ricorrenze che hanno a che fare con il santuario. Per esempio, nella seconda domenica di maggio si festeggia Santa Cristina di Bolsena. E’ importante sottolineare come il culto della Santa si collega a quello dell’acqua del pozzo e unisce così cultura cristiana e nuragica. Invece, nella quarta domenica di ottobre si festeggia l’Arcangelo.
Il pozzo sacro di Santa Cristina, come abbiamo visto, è davvero imperdibile per la sua unicità e la sua straordinaria architettura!