Vi trovate in Puglia, magari proprio nel salentino e siete alla ricerca di un dolce tipico da assaggiare? Non potete assolutamente andare via senza aver assaggiato il pasticciotto leccese. Una vera perla di bontà che richiede maestria nella preparazione e specifiche e rigorose regole.
Come abbiamo detto nella nostra introduzione il pasticciotto è un dolce che proviene dal Salento. Vi assicuro che, benché bar e pasticcerie di tutta Italia lo propongono, il vero unico ed inimitabile lo troverete solo in Salento. Sicuramente ci sono versioni buone anche in altre zone della penisola, ma quello salentino ha una friabilità, una leggerezza, un sapore che non scorderete mai più. Le sue origini sembrano avere quasi 300 anni precisamente a Galatina. Il suo inventore pare sia stato Andrea Ascalone.
Il pasticcere era alla ricerca di un modo per riciclare la pasta frolla avanzata. Iniziò quindi a giocare con l’impasto e la crema e creò delle piccole tortine farcite. Sinceramente per lui non fu un successo anzi lo ritenne un “pasticcio“. Per fortuna del piccolo dessert, passò dinanzi alla pasticceria in quel momento, don Silvestro, parroco del paese e Ascalone decise di regalargli quel “pasticcio” ancora caldo. Per il pasticcere era un pasticcio ma per don Silvestro era una vera e propria bontà e quindi continuò per giorni a tesserne le lodi chiedendone altri. Alla fine il pasticcere dovete prepararne altri e inutile dire che il successo fu immediato. Tanto da divenire oggi un simbolo vero e proprio della pasticceria salentina.
In attesa di assaggiare gli originali oggi voglio proporvi una ricetta che vi permetterà di prepararli in casa.
La ricetta che porta alla nascita di questi pasticciotti in realtà non è difficilissima, ma richiede delle specifiche caratteristiche. Nel web troverete moltissime ricette per la preparazione del pasticciotto ma nella maggior parte d’esse la frolla viene preparata come la classica, ovvero con il burro. Sicuramente questa è una versione pratica, ma non rispecchia l’originale. L’ingrediente segreto che rende la frolla per i pasticciotti perfetta e fragrante è lo strutto. La ricetta è la classica ma al posto del burro metteremo lo strutto. I tempi di riposo della frolla sono i classici cioè almeno 30 minuti.
Si procede poi imburrando e infarinando i classici stampi ovali. La frolla dev’essere molto sottile per garantire la giusta friabilità e una cottura veloce. Si farcisce la base con una semplice crema pasticcera e si richiude con un coperchio di frolla sempre sottilissimo. La cottura è breve in un forno caldo a 220°. In circa 15 minuti i pasticciotti saranno dorati e pronti per essere sfornati. Si lasciano intiepidire prima di uscirli dagli stampi o si rischia di romperli. Che dire, non resta che provare questa ricetta per assaporare anche solo lontanamente il gusto degli originali.
La versione classica richiede che il ripieno sia fatto esclusivamente con crema pasticcera. Tuttavia basterà dare un piccolo sguardo alle vetrine delle pasticcerie leccesi per scoprire che ne esistono tantissime varietà. Alla crema pasticcera può essere addizionata l’amarena, connubio perfetto di sapori. La crema pasticcera può essere anche trasformata in una crema al limone, aggiungendo semplicemente la buccia grattugiata nella preparazione. Si può anche sostituire con una crema pasticcera al cioccolato. Crema al pistacchio, aggiunta di marmellata eccetera, non c’è mai fine alla fantasia con il quale il pasticciotto può essere farcito. Mentre aspettate di fare un viaggio nel salentino per assaggiare gli originali, potete provare a ricreali in casa con questa deliziosa ricetta.