Andiamo alla scoperta di Eco Cycle, un parcheggio sotterraneo nel quale si ripongono le bici in Giappone: come funziona e perché è così importante per i cittadini.
In Giappone, esiste un parcheggio interamente dedicato alle biciclette, denominato Eco Cycle, aerea sotterranea, completamente automatizzata, nel quale è possibile riporre questo mezzo di locomozione. Scopriamo, dunque, insieme come funziona e perché è diventato così importante per la popolazione.
Il parcheggio per le biciclette in Giappone: scopriamo Eco Cycle
Un parcheggio interamente dedicato alle biciclette: parliamo di Eco Cycle, in Giappone, area in cui è possibile lasciare la propria bici in un luogo sicuro, senza avere il timore che qualcuno possa rubarla.
Basta posizionare la bicicletta in un ascensore dedicato, premere un pulsante ed aspettare solo 13 secondi, durante i quali la bici è, automaticamente, riposta e custodita dalla piattaforma.
Tale parcheggio è molto sicuro, anche perché mette a disposizione una tessera magnetica con tag digitale, che ha un costo di circa 18 euro al mese, che consente di associare ogni bicicletta al proprio proprietario.
Un servizio molto utile a Tokyo
Si tratta, dunque, di un servizio molto utile ed efficiente, che a Tokyo è molto apprezzato, in quanto si tratta di una città di più di 13 milioni di abitanti che hanno bisogno di un posto dove custodire la propria bici, al fine di evitare di perderla o, nel peggiore dei casi, di farsela rubare sotto al naso.
Eco Cycle è staot sviluppato dalla Giken Ltd, mette a disposizione degli spazi che permettono, nei fatti, di parcheggiare da 100 a oltre mille biciclette di diverse dimensioni. Tale sistema, dunque, ottimizza lo spazio urbano, riducendo, al contempo, le pratiche legate al parcheggio disordinato. Cosa molto importante, poi, è il fatto che riduce i tempi di parcheggio per i pendolari.
L’interesse internazionale per Eco Cycle sta crescendo in maniera interessante, poiché lo stesso mette a disposizione una risposta concreta e pratica ai furti e al vandalismo, garantendo – in tal modo – che le biciclette siano accessibili solo ai loro legittimi proprietari.
Considerando l’alto tasso di furti di biciclette in Italia, che conta circa 320.000 sparizioni di bici all’anno e un danno economico stimato intorno ai 150 milioni di euro dalla Federazione Italiana Amici della Bicicletta (FIAB), il modello Eco Cycle potrebbe rappresentare una soluzione alquanto interessante, al fine di combattere tale fenomeno in modo mirato.
In tal modo, dunque, non ci si dovrebbe più preoccupare di dove si deve parcheggiare la bici, visto che Eco Cycle è un posto sicuro dove riporla e presso il quale ritirarla quando se ne ha bisogno.