Il Disguisting Food Museum è il museo dei cibi disgustosi che si trova a Malmö, in Svezia: perché visitarlo.
Il Disgusting Food Museum – ubicato a Malmö, in Svezia – elabora una nuova e inedita prospettiva sulla diversità culturale legata al cibo. Il museo dei cibi disgustosi, dunque, lancia una vera e propria sfida ai visitatori, ai quali, in sostanza, è richiesto di superare i propri pregiudizi. Scopriamo, dunque, insieme quali attrazioni culinarie sono presenti in tale struttura.
Disgusting Food Museum, il museo dei cibi disgustosi a Malmö, in Svezia
Il museo dei cibi disgustosi, chiamato Disgusting Food Museum, si trova a Malmö, in Svezia: si tratta di un museo che mette in mostra 80 tipi di alimenti provenienti da tutto il mondo. Alcuni piatti, nello specifico, sono davvero insoliti ed alcuni alquanto sconcertanti che, nei fatti, provocano reazioni contrastanti nei visitatori.
Al di là del nome, dunque, il Disgusting Food Museum ha – come obiettivo principale – quello di ridurre le barriere culturali e promuovere un’apertura verso l’ignoto, facendo leva sull’idea che condividere un pasto possa trasformare ciò che reputiamo “strano” in qualcosa di familiare.
In molti, infatti, sono – per l’appunto – disgustati dal sapore che possono avere al palato, ma anche dalla consistenza, all’odore e dal modo in cui sono preparati.
Tra gli esempi più strambi troviamo il Casu marzu, formaggio sardo popolato da larve e l’Hákarl, squalo islandese che ha un forte odore di ammoniaca.
Ci sono, poi, le Jell-O salad americane, composte da carne e gelatina, nonché i dolci realizzati con sostanze chimiche tipiche dei prodotti per la pulizia dei metalli. Anche le pietanze classiche del Natale e i cibi pericolosi hanno uno spazio dedicato: tra queste, c’è il Kiviak, specialità inuit a base di foca ed uccelli artici fermentati.
L’organizzazione dei piatti disgustosi
Ogni piatto è accompagnato da una descrizione che mostra le origini dello stesso, nonché le modalità di consumo più diffuse.
Per esempio, anche se la birra alla radice è molto apprezzata in Nord America, molti europei la ritengono simile al dentifricio. Il surströmming, ossia l’aringa fermentata del Baltico, è un piatto molto amato in Svezia, nonostante il suo odore possa ricordare quello delle uova marce.
Il museo – inoltre – mette a disposizione anche la possibilità di odorare e degustare varie selezioni di cibi, permettendo ai visitatori di confrontare le proprie idee preconcette con l’esperienza diretta: in tal modo, possono farsi una opinione personale e capire se, realmente, tali cibi sono disgustosi o meno, in base ai propri gusti personali. Il biglietto per entrare nel museo, poi, oltre la visita stessa, include una busta per il vomito, oggetto raccomandato per affrontare eventuali momenti di malessere.