Avete mai assaggiato il Ministeriale? Oggi vi raccontiamo la storia di questo delizioso cioccolatino nato da una travolgente e passionale storia d’amore tra un giovane pasticciere partenopeo e una delle più grandi dive del teatro del Novecento. Da dove deriva il suo nome particolare? Scopriamolo insieme.
Siamo negli anni della Belle Époque. Napoli negli anni Venti del Novecento è una città in piena espansione, vivace, moderna, accogliente. Insomma una sorta di “Piccola Parigi”. Proprio in questo contesto nasce uno dei dolci destinati a diventare il simbolo di una nota pasticceria napoletana: Scaturchio.
Tutto inizia quando il giovane pasticcerie napoletano Francesco Scaturchio prende una cotta per una delle donne più belle e famose dell’epoca: la diva teatrale Anna Fougez (nome d’arte di Maria Annina Laganà Pappacena). L’avvenente attrice, cantante e ballerina era una delle fanciulle più desiderate d’Italia. Un’icona di stile, uno showgirl d’altri tempi capace di far capitolare ai suoi piedi gli uomini più influenti e potenti dell’epoca. Ogni sera dopo la sua esibizione il camerino era preso d’assalto dai suoi corteggiatori e tra questi c’era anche Francesco Scaturchio.
Il giovane colpì l’attrice perché, oltre al suo viso angelico, profumava di dolci e di mandorle e non di sigari e stufato come gli altri suoi pretendenti. Per conquistare il cuore della sua amante Francesco non poteva certo permettersi un anello con diamante così decise di creare un dolce e di dedicarlo a lei. Nacque così il Ministeriale che all’epoca non si chiama così.
Il Ministeriale è la testimonianza di una storia d’amore che dura da oltre un secolo. Si presenta come un cioccolatino gigante a forma di medaglione ripieno, amarissimo all’esterno e dolcissimo all’interno. All’assaggio si avverte subito la nota liquorosa. La ricetta di questo dolce d’amore è sempre la stessa da oltre un secolo, ma ancora oggi resta un segreto.
Non sappiamo la reazione della diva Anna Fougez al dolce a lei dedicato e che doveva prendere il suo nome. Ciò che è certo è che l’attrice si ritira da teatro all’età di 46 anni e Francesco Scaturchio continua la sua attività diventando uno dei pasticcieri più famosi del Regno.
Il cioccolatino da lui inventato piace molto ai baroni e ai napoletani e al fine di conservare la ricetta e tutelare la sua creazione, Francesco chiede ai Savoia di inserire questa prelibatezza tra i dolci di corte. Il Re Vittorio Emanuele III accetta di buon grado, ma l’iter burocratico è lungo e la richiesta passa di ministro in ministro. Passano 15 anni prima che la pasticceria Scaturchio diventa fornitore ufficiale della Corona, ma Francesco riesce a realizzare il suo sogno. Per ricordare le pene passate il pasticcerie chiama il dolce “Ministeriale“.