Molti utilizzano la bevanda al ginseng come sostituto del caffè. Alcuni ipotizzano che contenga più caffeina dell’espresso, altri dicono che ne sia priva, altri ancora che ne contiene una piccola quantità. Ma qual è la verità? Facciamo chiarezza.
Conosciamo il ginseng come una bevanda calda servita in una tazzina da espresso. Ma pochi sanno realmente cosa da origine a questa bevanda. Partiamo dalle origini quindi e cerchiamo di scoprire al meglio questa pianta, i suoi benefici e i suoi utilizzi. Panax Ginseng C.A. Meyer, questo è il nome scientifico della pianta di cui stiamo parlando oggi. Pianta proveniente dalla Cina che però ha altri “parenti” in versioni poco differenti in: Giappone, Nepal, Himalaya, Birmania, Thailandia e America. La parte della pianta che viene utilizzata è la sua radice carnosa che, secondo la tradizione asiatica, è un rimedio per tutti i mali.
In asia la radice è utilizzata principalmente per la preparazione di infusi e bevande, ma anche per arricchire zuppe e brodi. Il sapore al naturale della radice è molto intenso e amaro, per questo non viene mai utilizzata pura, ma miscelata ad altri ingredienti. Nel nostro paese negli ultimi anni si è scoperta la “bevanda al ginseng” altresì conosciuta come “caffè al ginseng“. Nei bar molti lo richiedono al posto dell’espresso, perché lo ritengono più delicato nel sapore e privo di caffeina. Ma come stanno realmente le cose? Per capirlo dobbiamo ricercare la composizione della bevanda stessa.
Dobbiamo partire dal presupposto che non esiste una sola ricetta per questa bevanda, infatti ogni bar vi propone una versione differente. Anche le capsule o le miscele che trovate in commercio si differenziano e ognuna ha un gusto diverso. In ogni caso ci sono 4 ingredienti che troviamo in ogni versione: caffè istantaneo, zucchero, estratto secco di ginseng e latte normale o vegetale. Capiamo bene che il gusto cambia in base alla quantità di ognuno di questi ingredienti. In alcuni casi abbiamo un prodotto più cremoso in cui si sente molto il latte, in altri sentiamo più il caffè in altri ancora questi sono molto ridotti e il sapore è poco preciso, quasi indecifrabile e insipido.
Ma riflettiamo un attimo: se in ogni miscela c’è una parte di caffè istantaneo, vuol dire che c’è caffeina. Il ginseng di per se come radice non la contiene, ma la bevanda che tutti consumiamo, ha una piccola quantità di radice mentre una percentuale più alta di caffè solubile.
Non possiamo tuttavia dire con certezza quanta caffeina sia contenuta in questa bevanda, ma sicuramente è meno di quella contenuta in un espresso. Diciamo questo perché l’espresso è caffè puro, mentre in questo caso troviamo altri ingredienti e solo una piccola quantità di caffè. Ma ci sono anche versioni della bevanda al ginseng totalmente privi di caffeina. In questi casi parliamo di una bevanda che contiene gli stessi ingredienti su citati, tranne il caffè che viene sostituito con orzo. Possiamo comunque provare a preparare anche noi una versione personale di questa bevanda preparando un cappuccino o un caffè macchiato con una quantità a piacere, di radice in polvere. Questa può essere trovata facilmente nei negozi asiatici o online.