Andiamo alla scoperta del gelato che non si scioglie, l’invenzione proveniente dal Giappone: ecco perché non cede al caldo.
Arriva un’interessante novità nel mondo del gelato, precisamente del Giappone, dove è stato inventato il gelato che non si scioglie. Può sembrare una fake news, ma, in realtà, è tutto vero. Scopriamo, dunque, insieme perché questa tipologia di dolce non c’è dalle temperature elevate dei mesi estivi.
Il gelato che non si scioglie, l’invenzione arriva dal Giappone
Dal Giappone arriva il gelato che non si scioglie. Non si tratta di una notizia finta o sensazionalistica, bensì di un’invenzione che proviene dalla terra del Sol Levante, che permette – per l’appunto – di mangiare questo dolce in santa pace, senza temere che si sciolga a causa del caldo eccessivo.
A dare una spinta importante alla creazione di questo gelato, che resiste alle temperature più estreme in estate, sono stati gli scienziati nipponici che hanno scoperto, seppur in maniera del tutto casuale, che le fragole sono composte da polifenoli che fungono – in sostanza . da stabilizzanti naturali per le creme al latte. In questo modo, dunque, i gelati non si sciolgono nemmeno se ci sono 40 ° all’ombra.
Ad introdurre questa novità sono stati i ricercatori della Kanazawa Ice che si sono focalizzati, per l’appunto, su questa specifica caratteristica del gelato, che – in effetti – lo rende un po’ difficile da mangiare, soprattutto quando il caldo è davvero intenso.
Le caratteristiche di questo innovativo gelato
Questa tipologia di gelato può resistere ad una temperatura di circa 30 ° per 5 minuti. Non sono tantissimi, però, magari i più veloci possono riuscire a mangiare il gelato senza temere di sporcarsi le mani e gli abiti.
Dopo 30 minuti, infatti, il gelato inizia a mostrare i primi segni di cedimento. Bisogna sottolineare il fatto che tale gelato non è composto assolutamente da additivi chimici ed è infatti, realizzato con molecole al 100% naturali.
Ciò, come vi dicevamo, si verifica grazie ai polifenoli contenuti nelle fragole, che fungono da stabilizzatori dell’emulsione, interagendo con l’acqua e grassi nel gelato stesso. Pertanto, il gelato non collassa quando è esposto a fonti di calore molto elevate.
La scoperta, come accennato, è derivata da uno studio che aveva come obiettivo principale quello di aiutare i coltivatori di fragole a ristabilizzare le coltivazioni dopo il terremoto del 2011, in quanto – da quel momento in poi – i frutti erano usciti deformi.
Visto che le fragole erano sostanzialmente fallate, gli scienziati le hanno utilizzate per la ricerca, scoprendo che i polifenoli avevano proprio questo tipo di caratteristica che poteva essere utile, per l’appunto, in cucina e anche nella gelateria artigianale, i cui prodotti si sciolgono più facilmente rispetto ai gelati pre-lavorati e confezionati.