Sapevate che il caffè più antico del mondo si trova a Venezia? Forse molti avrebbero risposto Napoli come città o Parigi, in realtà la mitica caffetteria si trova proprio nella città lagunare più famosa del mondo. Un luogo che sembra sospeso nel tempo, un posto dal fascino intramontabile che non può che diventare una tappa obbligatoria del vostro itinerario turistico se andate in vacanza a Venezia per Carnevale. Siete curiosi di sapere di qual caffetteria si tratta e qual è la sua storia? Scopriamolo insieme.
Correva l’anno 1720. All’epoca Venezia era una fiorente città commerciale nonché una Repubblica colta e cosmopolita. La maggior parte degli scambia avvenivano proprio con l’Oriente e proprio da quelle terre così remote e lontane giunse nella città lagunare una bevanda nera e cocente come l’Inferno bevuta dagli arabi.
Nacquero subito tante botteghe del caffè, ma la prima in assoluto fu il “Venezia Trionfante” che di lì a poco venne ribattezzato dai veneziani Caffè Florian (con l’accento sulla a).
La caffetteria veniva chiamata dagli abitanti “Da Florian” perché il nome del proprietario era Floriano Francesconi. Il suo nome è rimasto nella storia tanto che persino Carlo Goldoni lo prese come fonte d’ispirazione per il personaggio di Rigolfo, il protagonista della sua commedia chiamata La Bottega del caffè.
Inizialmente il Caffè Florian aveva solo l’ingresso e la Sala Cinese, a cui si aggiunsero, col passare del tempo, anche la Sala Orientale e la Sala del Senato. La caffetteria, un po’ come avvenne per il Caffè Gambrinus di Napoli, divenne subito il luogo di ritrovo degli intellettuali dell’epoca. Era un posto di cultura, di discorsi importanti, discussioni politiche e accademiche, un luogo amato dagli artisti, ma anche una location perfetta per intrighi e amori. Inizialmente, infatti, qui potevano entrare anche le donne, a differenza di altri luoghi pubblici della Serenissima. Quando l’ambiente divenne troppo libertino e i comportamenti troppo lascivi fu proibito l’ingresso alle donne.
A partire dall’Ottocento il Caffè Florian divenne sede di incontro di patrioti come Daniele Manin, Niccolò Tommaseo e Silvio Pellico. Addirittura nel 1848 divenne un ospedale improvvisato. Proprio su un tavolo di questo bar il 22 marzo del 1849 Daniele Manin proclamò la nascita del Governo Provvisorio.
Così come Giacomo Casanova, poco prima di fuggire in gondola sulla terraferma, si prese un caffè qui prima di dire addio per sempre a Venezia.
Nel periodo successivo il bar più antico del mondo continuò ad essere frequentati da personaggi di spicco come Goldoni, Canaletto, Guardi, , Ugo Foscolo, Goethe, Charles Dickens, Jean Jacques Rousseau e, poi nel Novecento da Gabriele D’Annunzio, Hemingway e Coco Chanel.