Oggi vi parleremo di un percorso di trekking della durata di circa 6 ore e che conduce da Sant’Agata sui due Golfi a Vorra e ritorno. Per chi ama i percorsi naturalistici tra orti e uliveti, i bei panorami a picco sul mare, vallate e falesie, il Sentiero delle Sirene è l’esperienza da provare almeno una volta nella vita.
Curiosi di saperne di più? Non vi resta che continuare la lettura.
Perché si chiama il Sentiero delle Sirene?
Il cosiddetto “Sentiero delle Sirene” inizia da Sant’Agata sui due Golfi, il meraviglioso e celebre borgo di Massa Lubrense. Tra una natura lussureggiante in cui spicca il limone definito “femminello”, qui c’è da perdersi nelle meraviglie di Madre Natura. Il percorso prevede di attraversare via Termine (un tempo qui era fissato il confine tra Sorrento e Massa Lubrense) poi il celebre Arco Felice fino a via Pantone. Da qui si percorre il “bosco della Tore” di Sorrento fino a raggiungere il borgo di Torca.
Questo borgo, a metà strada tra collina e mare, è situato in un posto che in epoca classica era noto come “Monte delle Sirene”. Si pensava infatti che qui ci fossero le creature di cui parla Omero nella sua Odissea, ovvero le mitiche e pericolose sirene. Queste creature non avevano mica l’aspetto celestiale che si diffuse nell’immaginario collettivo a partire dal Medioevo, ossia delle donne bellissime con la coda di pesce anziché le gambe. Secondo la mitologia classica, le sirene che si trovavano a Torca erano essere mostruosi metà donne e metà uccelli.
Seduttrici e tentatrici senza scrupoli, con il canto ammaliavano i marinai e li conducevano contro gli scogli, a morte certa.
Fu Strabone il primo a identificare a Li Galli e Torca il luogo di avvistamento delle sirene, proprio lì nel punto in cui le correnti marine mettevano a dura prova i corsari e perdere la vita schiantandosi sugli scogli era la norma.
Ecco il motivo per cui il percorso naturalistico a Massa Lubrense che conduce da Sant’Agata sui due Golfi a Vorra si chiama “Sentiero delle Sirene”.
Perché fare trekking al Sentiero delle Sirene?
Si tratta di un percorso naturalistico in Paradiso nella meravigliosa Costiera Sorrentina con lo sguardo rivolto alla Costiera Amalfitana. Tra vegetazione rigogliosa, punti panoramici sul mare cristallino e selfie, è un’esperienza da provare almeno una volta nella vita. Il percorso non è difficoltoso, è adatto a tutti, ma non è consigliato ai bambini.
Vi consigliamo come sosta di arrivare al Promontorio del Pizzitiello e lì di godervi il panorama su Li Galli (anche chiamato Le Sirenuse o Arcipelago delle Sirene). In questo punto a sinistra vedrete la Penisola Sorrentina e a destra in lontananza Capri.
Vi consigliamo un abbigliamento comodo, scarpe da trekking, borraccia d’acqua, zaino in spalla, occhiali da sole e cappellino se è estate e giacca a vento se è primavera o autunno. Essendo molto lungo come percorso andata e ritorno (ben 6 ore di camminata), è sconsigliato andare in estate quando le temperature roventi e il sole che picchia forte possono rovinare l’esperienza naturalistica.