Nel 117 d.C. moriva a Roma l’imperatore Traiano, o meglio Marco Ulpio Nerva Traiano. Non era stato un regnante qualunque, ma l’imperatore che aveva condotto Roma al suo massimo splendore e l’impero alla sua massima estensione. È passato alla storia come un uomo forte e giusto, un grande soldato e un grande legislatore (non a caso Dante lo colloca in Paradiso anche se era pagano).
Quella traianea è stata una delle epoche più belle e serene della storia imperiale. Fino a qualche tempo fa, molto si conosceva di questo grande imperatore romano, e ben poco sulla sua dimora. Solo nel 1920 è stata scoperta e svelata al pubblico e al mondo intero un’eccezionale scoperta storica: la casa di Traiano. Cosa c’è di strano vi chiederete. Alla dimora si accede tramite un tombino, collocato in Piazza del Tempio di Diana sull’Aventino. Ben 10 metri e 20 centimetri sotto il manto stradale, si trova quella che gli storici hanno definito “Privata Traianii Domus” ossia la casa di Traiano.
Come è stato possibile identificarla come la dimora di Traiano prima che diventasse imperatore? Grazie a due importanti testimonianze storiche: una citazione presente su un catalogo risalente all’età di Costantino, La Notizia Urbis Romae, che la collocava sull’Aventino, e un’iscrizione presente nella Chiesa di Santa Prisca che parlava di una domus ulpium nelle vicinanze.
La casa di Traiano sepolta
La casa di Traiano è un complesso edilizio composto da diversi ambienti che nel corso dei secoli è stato inglobato nelle Terme Deciane. Gli ambienti, con raffigurazioni vegetali e animali, nature morte e maschere, paesaggi idillici e sacri, sono perfettamente conservati e si presentano agli occhi del visitatore nella loro intatta bellezza.
Grazie a un progetto della Sovraintendenza Capitolina dei Beni Culturali, è stato realizzato un modello tridimensionale del sito ipogeo che ha consentito di vedere le stanze segrete della casa di Traiano. Vista l’importanza storica ed archeologica di questo luogo, si auspica la realizzazione nell’immediato futuro di un più ampio (e sicuro) accesso (al momento si accede solo tramite il tombino con casco di sicurezza e solo gli addetti ai lavori).