Oggi vi porteremo alla scoperta dei piatti più noti della cucina mongola, un tipo di cucina caratterizzata dall’assenza di pesce e verdure, ma anche dalla presenza di tantissimi piatti a base di carne. Questo popolo di cacciatori e allevatori nomadi ha molto da raccontare e una tradizione gastronomica davvero interessante.
Curiosi di scoprire i piatti tradizionali della cucina mongola? Non vi resta che continuare la lettura di questo articolo.
Come è la cucina mongola?
Chi ama conoscere culture diverse, esotiche e molto distanti da quella occidentale a cui siamo abituati, spesso è anche desideroso di provare cucine diverse: da quella giapponese a quella cinese, passando per la cucina thailandese e quella vietnamita.
Oggi vi faremo conoscere una cucina straniera non famosa come quelle che abbiamo appena citato, ma altrettanto saporita e meritevole: la cucina mongola.
Per capire la tradizione gastronomica della Mongolia è necessario sapere che per questo popolo alcuni alimenti sono considerati sacri e sono chiamati tsagaan. I pasti più importanti della giornata sono la colazione e il pranzo che sono entrambi abbondanti e a base di carne di montone, riso, formaggio e tagliolini di pasta preparati in casa.
La bevanda più apprezzata è il latte di giumenta fermentato (chiamato airag) con aggiunta di alcol.
I Mongoli hanno l’abitudine quotidiana di bere tè salato al latte (süütei tsai).
Le verdure anche se si trovano al mercato non fanno parte della cucina mongola, così come il pesce che non viene mangiato perché non considerato alimento adatto a un popolo di guerrieri nomadi.
La zuppa mongola chiamata hot pot
La zuppa mongola chiamata hot pot è il piatto principe della cucina mongola. Fumante brodo che arriva servito in una pentola il cui coperchio ricorda l’elmo dei guerrieri mongoli. In origine veniva preparato usando tutte le parti dell’animale (incluso le ossa), ma oggi la ricetta è leggermente cambiata e si usano solo un mix di carni e spezie (comunque servono ben 40 ingredienti per preparare questa zuppa!).
Nel brodo vengono cotte carni diverse, dal manzo all’agnello, dal vitello alla pecora. Il pollo e il maiale non sono presenti, perché non sono animali allevati in Mongolia.
Tradizione gastronomica della Mongolia
I ravioli al vapore chiamati Buuz sono a base di carne di pecora e di vitello (onnipresente nella cucina mongola sia a colazione che a pranzo). All’interno oltre al cuore di carne, ci sono aglio, cipolla e spezie.
I khuushuur, sono dei ravioloni fritti ripieni di carne di pecora o vitello, aglio, cipolla e spezie. Rientrano in quella categoria di alimenti definiti dai Mongoli “grigi” ossia le carni e si differenziano dai cibi “bianchi” ossia latte e derivati.
I boorstog sono biscotti perfetti da inzuppare nel tè salato o nel latte di giumenta fermentato. Risultano secchi al palato e vengono considerati un dessert. Si presentano come biscotti a forma di triangoli fatti con uova, latte, farina e zucchero.
Altri piatti famosi sono i tsuvian, ossia i noodles ma saltati in padella e i lapsha, ovvero una minestra sempre a base di noodles.
In sintesi la cucina mongola predilige i grassi animali e ciò deriva dalle condizioni climatiche ovvero dalla necessità di sopportare il freddo e dalle loro abitudini di vita, essendo essenzialmente nomadi.