Andiamo alla scoperta dei materiali vietati in cucina, soprattutto in quelle professionali: tutto quello che c’è da sapere in merito.
Le norme sulla sicurezza alimentare nelle cucine professionali sono basate su criteri specifici, per quel che concerne la scelta dei materiali da poter utilizzare tra i fornelli e, nello specifico, per quelli che devono entrare in contatto con gli alimenti. Scopriamo, dunque, insieme i materiali che possono rappresentare un rischio e che, per tale motivo, sono vietati.
Materiali vietati in cucina: quali sono
I materiali e gli oggetti destinati al contatto con gli alimenti, meglio conosciuti con la dicitura MOCA, sono composti da diverse tipologie di materiali, tra i quali possiamo annoverare la plastica, la gomma, il silicone, il legno ed il metallo.
È molto importante, in tal senso, selezionarli secondo le norme previste in merito, al fine di prevenire eventuali rischi per la salute.
Le ispezioni in cucina, come quelle viste nel programma “4 Ristoranti” di Alessandro Borghese, sottolineano, dunque, l’importanza dell’igiene e della sicurezza, dalla pulizia alla corretta conservazione degli utensili.
Il protocollo HACCP: cos’è
Le regole, in tale campo, sono basate sul protocollo HACCP e sulle normative europee e nazionali: le stesse promuovono l’uso di materiali MOCA che non alterano le proprietà degli alimenti, anzi ne prevengono la contaminazione, fungendo, al contempo, da barriere contro agenti esterni, secondo quanto sostiene l’EFSA (Autorità europea per la sicurezza alimentare).
Alcuni tipi di plastica sono vietate e/o vietate o sconsigliate, come quelle contenenti metalli pesanti o bisfenolo A, secondo il Regolamento UE n°10/2011. Anche l’uso della ceramica è regolamentato in modo da prevenire la migrazione di sostanze nocive negli alimenti: per questo, richiedono certificati di conformità.
Cos’è la dichiarazione di conformità MOCA
Come dicevamo poc’anzi, ogni materiale utilizzato deve possedere un certificato di conformità che, nei fatti, in tale contesto , possiamo collegare alla Dichiarazione di Conformità MOCA che certifica la sicurezza degli utensili a contatto con gli alimenti, tenendo in considerazione le norme previste in tale contesto.
Nonostante non siano vietati, gli utensili di legno sono meno consigliati rispetto a quelli in plastica, a causa della loro porosità che può favorire la formazione di batteri.
Il lattice, usato per i guanti in cucina, è meno raccomandato, in quanto può provocare reazioni allergiche, da preferire, ad esempio, a materiali come il nitrile o il PTE, più sicuri e resistenti.
L’alluminio, che – di solito – è usato per conservare i cibi, deve essere utilizzato con parsimonia, a fine di prevenire la migrazione di sostanze negli alimenti, seguendo le linee guida del Ministero della Salute.
Infine, è fondamentale gestire con cura i detergenti e detersivi in cucina in modo da evitare contaminazioni accidentali: per tale ragione, è consigliabile osservare le norme, al fine di tutelare la salute dei consumatori, seguendo pratiche di conservazione sicure e riconosciute dalla legge.