I dolci di Carnevale siciliani da assaggiare durante questo periodo dell’anno: le imperdibili delizie regionali che delizieranno il vostro palato.
Il Carnevale in Italia è una festa che celebra la gioia e la convivialità e in Sicilia si esprime in maniera particolarmente dolce e gustosa. Oltre le classiche chiacchiere e castagnole, la Sicilia vanta una ricca varietà di dolci tradizionali che rendono questa festa ancora più speciale. Da Messina a Catania, passando per Palermo e le isole Eolie, scopriamo insieme le 8 specialità dolciarie siciliane che ogni buongustaio dovrebbe assaggiare durante il periodo di Carnevale.
La pignolata è un dolce che affonda le sue radici nel periodo di Carlo V d’Asburgo, basato su una ricetta contadina divenuta un must delle tavole siciliane in Carnevale.
Queste piccole pepite di pasta fritte ricordano la forma delle pigne. Presenti in due varianti – quella tradizionale al miele e quella messinese glassata – è un vero e proprio simbolo della pasticceria dell’isola.
Le cassatelle sono un connubio di semplicità e bontà: ravioli dolci farciti con ricotta di pecora, cioccolato e cannella, fritti fino a doratura.
Golose e fragranti, sono uno dei dolci che non possono mancare in tavola nel periodo carnevalesco.
Gli sfinci, o sfingi, sono morbide frittelle di pasta cresciuta arricchite da patate lesse. Tipici del periodo carnevalesco, ma amati tutto l’anno, sono serviti caldi, avvolti nello zucchero semolato. Un piacere semplice, ma irresistibile.
Simili agli sfinci, ma senza l’aggiunta di patate, le zeppole sono palline d’impasto fritte, ricoperte di zucchero semolato.
Anche se sono un classico del Carnevale, in Sicilia sono preparate anche non solo in occasione del giorno di San Martino, ma anche per quello di San Giuseppe.
Tipiche di Catania, le crispelle di riso sono sfiziosi bastoncini fritti aromatizzati alla cannella. In un primo momento preparate per San Giuseppe, oggi sono presenti in tutto il periodo carnevalesco, servite con glassa all’arancia.
Questo dolce al cucchiaio è composto dall’alternanza di sfoglie fritte e crema al latte aromatizzata al limone, arricchita da cannella e codette di zucchero e cioccolato. È originario di Castelbuono, in provincia di Palermo.
Il latte fritto consiste in una frittella dorata esternamente e morbida internamente, con una crema di latte aromatizzata al limone e alla cannella: è una antica ricetta, che risale al 1600.
I cartocci, o macallè, sono una versione fritta e spiraleggiante dei famosi cannoli, farciti con ricotta di pecora e cioccolato e spolverati di zucchero semolato; la ricetta è stata concepita a Palermo, per poi diffondersi in tutta l’isola.