I 9 Carnevali storici della Basilicata, simboli di cultura e tradizioni locali: le date da segnare in agenda.
Dal 13 gennaio al 13 febbraio, la Basilicata si trasforma in un palcoscenico di festa e tradizione con i suoi 9 Carnevali storici. Questi eventi rappresentano un omaggio alle antiche usanze e alla cultura della transumanza, elementi chiave dell’identità lucana. Grazie alla Rete dei Carnevali Lucani, ogni Carnevale è preservato e valorizzato per la sua unicità culturale e antropologica.
Il progetto dei Carnevali storici della Basilicata
Il progetto “Carnevali Storici in Basilicata” rappresenta un viaggio nel cuore delle tradizioni lucane, che si snoda dal 13 gennaio al 13 febbraio 2024.
Questo periodo antecede l’inizio della Quaresima, durante il quale sono messi in atto miti, leggende e il profondo legame con la natura e gli animali tipico di questi luoghi.
Ogni comune della Basilicata si anima con eventi e riti che rispecchiano questo particolare periodo dell’anno: questi appuntamenti, inoltre, rappresentano una bella opportunità per esplorare la Lucania, terra di bellezza e fascino.
Il fulcro di queste manifestazioni si trova a San Mauro Forte: il tutto si conclude con il Martedì Grasso, previsto per il 13 febbraio 2024.
La Rete dei Carnevali – dunque – è un’iniziativa volta a valorizzare e diffondere l’identità lucana, sia a livello locale sia a livello nazionale, al fine di far conoscere e apprezzare le radici storiche e culturali della Basilicata, creando un ponte tra il passato e il presente e invitando visitatori e appassionati a vivere un’esperienza molto particolare.
Un viaggio attraverso i Carnevali lucani
Ogni carnevale in Basilicata funge da viaggio nella la storia e nelle leggende locali. I nove comuni partecipanti a questa particolare esperienza permettono, dunque, di scoprire meglio la diversità culturale della regione.
Partiamo con il carnevale Teana e l’Orso, conosciuto per il suo suggestivo “processo” all’Orso, che rappresenta, pienamente, l’essenza del folklore lucano.
Ci spostiamo, poi, a quello di Satriano dove si mette in atto il Rumita, un vero e proprio tributo al legame uomo-natura, dove gli uomini si trasformano in alberi e viceversa.
A Tricarico, invece, si svolge quello che possiamo definire il “capofila” dei Carnevali: le maschere del toro e della mucca, note come “l’Mash-kr“, simboleggiano la vita agropastorale.
A Cirigliano un corteo che unisce Pulcinella e le maschere delle quattro stagioni, che rappresentano il ciclo della vita. Ad Aliano – invece – troviamo le maschere cornute.
Il carnevale di San Mauro Forte, invece, si caratterizza per il suono dei campanacci che, risuonando, simboleggiano la gioia e la comunità. A Lavello sono attuate delle danze con la maschera del Domino.
Ci spostiamo, poi, a Montescaglioso dove ci sono due carnevali: Il Carnevalone Tradizionale e il Carnevale Montese. Infine, a Stigliano il carnevale si sviluppa nella figura del pagliaccio, quale esempio di giocosità e tradizione.