La Galleria degli Uffizi sono uno dei musei più visitati in Italia e nel mondo. Il perché e facile da capire antico palazzo della famiglia Medici, grandi mecenati del Rinascimento italiano che nacque nel ‘400 proprio a Firenze, anche nei due secoli successivi arricchito da capolavori di inestimabile valore dalla famiglia Medici.
E’ impressionante la quantità a la qualità delle opere custodite, da ampi saloni finemente decorati con opere che da sole hanno fatto la storia dell’arte non solo italiana ma sono stati presi da modello nei secoli in tutto mondo.
I dipinti che sono collezionati dal medioevo fino al ‘700 da artisti di fama mondiale quali: Leonardo da Vinci, Botticelli, Raffaello, Michelangelo, Caravaggio alcuni dei nomi che da soli valgono una visita agli Uffizi.
I tre dipinti più belli e famosi che hanno reso famosa la Galleria degli Uffizi di Firenze nel mondo.
Annunciazione di Leonardo da Vinci
L’Annunciazione è ampiamente accettata come il primo dipinto commissionato a Leonardo da Vinci. L’Annunciazione fu dipinta da Leonardo da Vinci poco più che ventenne e mostra già tutti i segni rivelatori di un “da Vinci”.
Il dipinto raffigura l’Angelo Gabriele che comunica alla Vergine Maria che concepirà e darà alla luce un figlio che sarà chiamato Gesù, “Figlio di Dio”.
Con la disposizione delle montagne, del ruscello e degli alberi, Leonardo stabilì un nuovo precedente per la spazialità dell’opera. La percezione della profondità, l’uso di colori vivaci e i dettagli unici portarono a Da Vinci più commissioni di quante ne potesse gestire.
La Primavera di Sandro Botticelli
La Primavera, o Spring in inglese, è una delle più grandi opere d’arte mai donate al mondo. Questa affermazione va ben oltre la sua bellezza e la sua espressione artistica.
La Primavera ha sfidato l’oppressione dell’espressione artistica, che probabilmente avrebbe potuto ispirare un enorme balzo in avanti nella storia dell’arte. Alcuni dei più grandi artisti mai esistiti seguirono la carriera di Boticelli.
La famiglia Medici commissionò il dipinto, che esiste solo grazie alla sua ricchezza e al suo potere. Il XV secolo fu l’apice del Rinascimento a Firenze e questo sarebbe stato uno dei primi dipinti a presentare al pubblico una scena completamente pagana.
A Roma si bruciava sul rogo per molto meno. Ma questa era Firenze e i Medici governavano. Il dipinto simboleggia molto in termini di progresso e libertà di espressione, ma è anche un capolavoro in termini di abilità artistica.
Da destra a sinistra, ci sono Zefiro, che simboleggia il vento di primavera, e la ninfa Clori. La loro figlia, Flora, dea dei fiori, rappresenta la primavera. Al centro si trova Venere, simbolo dell’amore. A sinistra di Venere si trovano le Tre Grazie e Mercurio.
Il dipinto fu commissionato per i Medici, a cui il Botticelli era molto legato. È pieno di simbolismi medicei e ci sono persino alcuni volti di Medici: è praticamente un annuario. Ad esempio, il nome Medici in italiano significa “medici” e Mercurio era il dio della medicina.
La nascita di Venere di Sandro Botticelli: capolavoro della Galleria degli Uffizi
La Nascita di Venere è diventata uno dei capolavori rinascimentali più famosi al mondo, dipinto da Sandro Botticelli tra il 1482 e il 1485 per la famiglia Medici. Se La Primavera fu il primo passo verso la libertà di espressione, la Nascita di Venere fu il primo grande salto.
Nel dipinto si vede Venere, la dea dell’amore, in piedi su una conchiglia al centro. Alla sua destra, Zefiro, il dio del vento occidentale, la spinge verso la riva. Lì Pomona, la dea della primavera, attende con un mantello di vestire la neonata divinità.
Artisticamente è molto più luminoso de La Primavera, con un paesaggio più aperto dietro Venere. Invece di essere parzialmente vestita, la Venere è quasi completamente nuda, cosa rischiosa per l’epoca. Si dice che il soggetto sia stato modellato su una statua di Afrodite chiamata Afrodite di Cnido, ma i romantici ritengono che si tratti di Simonetta Vespucci, moglie di un commerciante fiorentino.
La tradizione narra che Botticelli si sia innamorato di lei mentre dipingeva su commissione per il marito, Marco Vespucci. Le sue sembianze sono presenti in molte opere di Botticelli, ma non si sa se sia la verità storica o una diceria.
Come visitare la Galleria degli Uffizi a Firenze
Visitare la Galleria degli Uffizi è un’esperienza unica e vale la pena farlo anche se non si è amanti dell’arte, in particolare perchè vi sono opere d’arte custodite solo qui e di straordinaria importanza oltre che di immenso valore.
Vi consigliamo, se potete, di prenotare una visita guidata con un esperto del Museo, in questo modo potrete apprezzare maggiormente le opere al suo interno, che verranno spiegate in ogni loro dettaglio e potrete fare tutte le domande che volete.
In alternativa è possibile visitare la galleria anche in autonomia, in questo caso se avete domande o dubbi potete farle all’ingresso ma qui non vi verrà dedicato molto tempo non essendo compito dell’incaricato alla biglietteria.