Siete curiosi di conoscere i vicoli più caratteristici di Napoli? Il centro storico di Partenope conta più di 100 vicoli tutti da scoprire e da esplorare. Non solo mare, sole, pizza e sfogliatella, la città di Napoli è famosa anche per le sue meravigliose stradine strette e tortuose battezzate con i nomi più bizzarri esistenti. Queste piccole strade rappresentano sicuramente il volto più autentico della città e non visitarle è un vero peccato se siete in vacanza nel capoluogo campano.
Senza dubbio il vicolo più famoso della città è quello di San Gregorio Armeno, noto anche come vicolo dei pastori. Tappa fissa dei turisti italiani e stranieri, questa stradina è perennemente affollata in qualsiasi mese dell’anno, non solo durante il periodo di Natale.
Viene chiamato così perché ci sono centinaia di botteghe di maestri dell’arte presepiale napoletana. Tra i più famosi c’è il Maestro Marco Ferrigno con le sue statutine di terracotta raffiguranti personaggi moderni del mondo del cinema, della politica, dello sport e della televisione. Oltre ai presepi, potete ammirare anche bellissime chiese e ipogei. Questo vicolo in epoca romana era di vitale importanza perché collegava i due decumani principali, Via Tribunali e Spaccanapoli.
Tra i vicoli più caratteristici di Napoli c’è anche il Vicolo del Cerriglio, noto anche come il vicolo più stretto della città. La sua fama è legata al nome del mitico Caravaggio. Nella notte del 24 ottobre del 1609 all’uscita dalla Locanda del Cerriglio (tutt’ora esistente) fu accoltellato brutalmente e sfregiato in volto da quattro uomini. Il nome di questo vicolo forse deriva dalla presenza di querce (chiamate ceriglie in dialetto napoletano) che in epoca medievale circondavano il quartiere.
Se avete visto il film Napoli Milionaria con Totò conoscete sicuramente il Vicolo Scassacocchi, dove si trovava la casa del protagonista Pasqualino Miele (5°piano del civico 17 di Vicolo Scassacocchi). Questa stradina si trova tra Via dei Tribunali e Spaccanapoli ed è chiamato così perché in passato qui si rompevano sempre le ruote dei carri e delle carrozze.
Questo vicolo è chiamato dai napoletani vic frisc perché non batte mai il sole, ma arriva il vento dal mare e rimane sempre umido e fresco anche d’estate.
Dalla metà del XIV secolo, per volere della regina Giovanna, divenne la sede dei rigattieri, sughera e lattonieri. Oggi qui c’è un museo di arte contemporanea a cielo aperto.
Sicuramente tra i vicoli più caratteristici di Napoli c’è questo poiché c’è la famosa statua di Pulcinella di Lello Esposito, meta fissa dei turisti. Il vicolo collega via Tribunali (più precisamente la chiesa delle cap e mort, ossia del Purgatorio ad Arco) con via San Biagio dei Librai, ossia il Decumano Maggiore e il Decumano Inferiore.