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Mondo

I 5 frutti che non esistono in Italia: particolari ed insoliti

Andiamo alla scoperta dei 5 frutti che non esistono in Italia e che hanno una natura insolita e particolare.

Anche se il nostro Paese è ricco di prodotti di qualità eccellente e di varietà che solo in Italia si trovano, c’è da dire che – sul territorio italiano – mancano dei frutti che, in altre zone del mondo, invece, sono presenti e fanno parte della cucina locale. Scopriamo, dunque, insieme quali sono i 5 frutti che non esistono in Italia.

I 5 frutti che non esistono in Italia

Il primo frutto che è difficile, sicuramente, trovare in Italia è il tamarindo, che – di norma – cresce nelle zone tropicali e sub-tropicali dell’Africa, Asia Meridionale, Sudamerica e nei Caraibi. Lo possiamo trovare, però, anche in Messico e in India. Chi l’ha assaggiato, ad ogni modo, afferma che il sapore del tamarindo, nei fatti, ricorda un po’ quello della Coca-Cola.

Il guscio assume la forma di baccello del frutto  contiene una polpa appiccicosa e piccante che è-  al contempo – sia acida che dolce: è utilizzato per preparare diversi piatti, tra i quali possiamo annoverare i chutney e le salse, ma anche varie bevande e le caramelle.

Da sinistra verso destra: Tamarindo durian e rambutan (wineandfoodtour.it)

Passiamo, poi, al durian, che è considerato e – di conseguenza – definito il frutto più puzzolente al mondo, dall’odore così forte e nauseabondo che – in alcune strutture alberghiere – è totalmente vietato nelle cucine.

Passiamo, poi, al rambutan, frutto coltivato in Malesia ma che – in passato – era coltivato anche in Thailandia, ma anche in Indonesia e nelle Filippine che, come potete vedere dalla foto, ha un’estetica davvero particolare, che colpisce, soprattutto se non si è abituati a vederlo in giro.

Star Fruit e Miriti

Passiamo, poi, allo Star Fruit che, tradotto in italiano, è il “frutto della stella“. anche se – in alcuni posti – è definito con il termine “carambola”. Come altri frutti, presenti in tale lista, anch’esso proviene dal continente asiatico ed è caratterizzato da un sapore decisamente aspro.

Nel momento in cui lo si taglia a fette, si vanno a formare delle stelle molto carine, da quale – in effetti – il frutto prende il suo nome caratteristico. L’ultimo frutto che menzioniamo in questa lista è il miriti che cresce, precisamente, nella foresta amazzonica.

Star Fruit, Miriti e Guanàbano (wineandfoodtour,it)

La cosa curiosa è che tale frutto è uno di quelli che ha un più alto contenuto di betacarotene al mondo e, per come si pone, dal punto di vista estetico, assomiglia a un uovo di drago. A questa lista – come bonus, diciamo – possiamo aggiungere anche il soursop – conosciuto, in italiano – con il nome di Guanàbano che ha dimensioni importanti e che – una volta aperto – notiamo una polpa interna – bianca e morbida – che ricorda la consistenza che assumono i marshmallow.

Daniela Caruso

Sono laureata in Culture Digitali e della Comunicazione alla triennale e in Comunicazione Pubblica Sociale e Politica alla magistrale. Da anni, lavoro nel mondo digitale e nell'editoria online. Sono appassionata di viaggi, tecnologia, disegno, manga ed anime, ma anche di lettura e scrittura.