Hai sempre desiderato vedere di persona un deserto, ma non ami viaggiare troppo? Abbiamo una grande notizia: ci sono deserti in Italia.
Il deserto italiano è un paesaggio poco conosciuto ma unico, principalmente a causa dei continui cambiamenti climatici che lo rendono sempre più arido. Dovuto ai cambiamenti climatici e non solo, la desertificazione del nostro paese è sorprendente e straordinaria allo stesso tempo.
In Italia, ci sono zone in cui è possibile fare escursioni, canyoning, arrampicate e ammirare vere e proprie aree desertiche. Queste si trovano in molte regioni, dalla Sicilia alla Lombardia, e alcune sono molto famose, come il deserto del Pozzillo in Sicilia, dove un tempo scorrevano fiumi artificiali.
Anche il fiume Trebbia è un esempio particolare di deserto italiano. Quest’area è caratterizzata da terra bianca e cespugli. Allo stesso modo, il Montespluga, situato in provincia di Sondrio, rappresenta un’altra interessante area desertica.
La situazione grave che stiamo affrontando non dipende solo dalla quantità di piogge, poiché un deserto non è semplicemente una terra priva di acqua, ma una terra che non può sostenere la vita vegetale. In Italia, così come in altri Paesi europei, l’incremento dell’aridità è alla base di questo fenomeno, ma vi sono anche altri fattori che contribuiscono alla desertificazione. Ad esempio, la salinizzazione del suolo causata dall’eccessivo utilizzo di irrigazione nelle serre (come accade in Sicilia), la diffusa pratica delle monocolture (in Puglia) e la perdita di humus fertile dovuta all’erosione causata da precipitazioni sempre più intense.
La situazione più critica si registra in Sicilia, dove il 70% dei terreni è a rischio, ma anche in Molise, Puglia e Basilicata più della metà dei terreni si trova in una situazione critica. È importante considerare che i terreni esausti richiedono molto tempo, anche secoli, per ricostruire il loro strato fertile.
In Italia, esistono deserti che sono luoghi impressionanti per le loro caratteristiche e la loro biodiversità. Questo è particolarmente affascinante in un paese non noto per le sue aree desertiche. Visitarli rappresenta un’esperienza speciale, originale e insolita che vale davvero la pena fare.
Un deserto assolutamente da non perdere è quello delle Dune di Piscinas, in Sardegna, situate lungo la costa occidentale della Sardegna nel comune di Arbus, rappresentano una delle meraviglie naturali più affascinanti dell’isola. Questo luogo unico offre paesaggi che si trovano solo in Sardegna, mantenendo ancora la loro purezza e autenticità.
Le dune di Piscinas sono un deserto di sabbia, formate da grandi dune dorate che si innalzano per oltre cinquanta metri, estendendosi per due chilometri nell’entroterra. L’effetto paesaggistico che si crea lascia senza fiato i visitatori. È come trovarsi in un frammento d’Africa, arricchito dalle bellezze della macchia mediterranea sarda. Questa è una vera meraviglia della natura e una meta da non perdere per chiunque decida di visitare la Sardegna.
Per raggiungere le dune, si percorrono strade sterrate e sabbiose, attraversando la valle de Is Animas con i resti suggestivi delle strutture minerarie sparse nella campagna. Si viene lentamente avvicinati al mare, lungo un percorso straordinario in cui la storia mineraria si fonde con la natura. Ma prima di avvistare il mare azzurro, ci si imbatte nelle dune, che sono caratteristiche della Costa Verde, e che raggiungono il loro apice di bellezza e maestosità a Piscinas, creando un paesaggio unico.
L’azione del vento ha spinto gradualmente la sabbia verso l’interno, creando dossi sempre più alti. L’imponenza delle dune, che si sono ampliate nel corso del tempo in altezza ed estensione, è incredibile. A differenza dei grandi deserti, qui la vegetazione non manca del tutto. Al contrario, la flora della Sardegna si è adattata bene a questo ambiente. Si possono trovare il ginepro, la ginestra il lentisco, il giglio di mare, l’euforbia, lo sparto pungente, la carota spinosa accompagnati da ampie distese di tamerici e giunchi in prossimità dei corsi d’acqua.
In questo stupendo ecosistema, parlando di fauna troviamo il cervo sardo e dalle tartarughe marine Caretta caretta, che scelgono questa costa incontaminata per deporre le loro uova durante le prime notti d’estate. La sabbia è fina e si colora di diverse tonalità, diventando via via più dorata pian piano che ci avviciniamo al mare, creando un incantevole gioco di colori accanto a un’acqua trasparente.
Nella provincia di Enna si trova una delle immagini più impressionanti: il deserto di Pozzillo. Ciò che si presenta di fronte agli occhi è un panorama straordinario. Enormi blocchi di terra secca, unici al mondo, separati da spazi vuoti di diversi centimetri, come lugubri torri in una città medievale spettrale dai toni ocra. In fondo, si scorge qualche alberello spoglio e un’arida distesa di basse montagne.Stiamo parlando di una superficie di circa otto chilometri quadrati, vicino al comune di Regalbuto, e fa parte del lago Pozzillo, un bacino artificiale creato da una diga su un fiume che sta diventando un vero deserto in alcuni punti.
Anche il Lazio ospita deserti bellissimi. Castelporziano, un sobborgo di Roma, è una delle aree meglio conservate. Tra Torvaianica e Castelporziano si trova la spiaggia di Capocotta, nella zona di Ostia. Nonostante si estenda per 5 km, non è organizzata come in Sardegna. Tuttavia, è così importante e ospita una tale varietà di flora e fauna da essere parte di una riserva naturale.