Siamo entusiasti di condividere con voi una ricetta deliziosa e i trucchi per ottenere delle gustose cotolette di pollo cotolette incredibilmente tenere e succulente.
In questo articolo, vi sveleremo passo dopo passo il metodo perfetto per preparare questo piatto irresistibile. Quindi, preparatevi a scoprire come rendere questa pietanza un capolavoro culinario che conquisterà i palati di chiunque la assaggi.
Non tutti sanno che l’appellativo di questo piatto deriva dal francese côtelette. Si ritiene che il procedimento della panatura nasca addirittura nel Medioevo. I nobili erano soliti ostentare le loro ricchezze grattugiando dell’oro sulle carni dei banchetti. I più poveri invece, non avendo tale possibilità, emulavano tale procedimento unendo il pane grattato al tuorlo dell’uovo, che donavano una simil doratura alla carne.
Secondo gli studiosi di storia culinaria, la cotoletta compare per la prima volta nella cucina milanese nel XII secolo, menzionata come piatto di “lombolos cum panitio” nell’elenco delle portate del pranzo dei canonici di Sant’Ambrogio, come registrato da Pietro Verri.
In funzione di quanto riportato dal Verri, nel 2008 il comune di Milano ha deliberato la De.Co. (denominazione comunale) alla cotoletta alla milanese.
Tuttavia, attualmente esiste una disputa sulle origini della cotoletta, contesa tra Italia ed Austria (o se vogliamo con I paesi d’oltralpe), secondo la quale sarebbe solo una versione della Wiener Schnitzel viennese.
Alcune fonti non ufficiali riportano che secoli dopo il primo Medioevo, successivamente alla rivoluzione francese, alcuni cuochi provenienti dalle regioni oltre le alpi, importarono in Italia un piatto di cotolette panate chiamate per l’appunto “cotolette della Rivoluzione Francese”.
Nel dizionario milanese-italiano, opera di Francesco Cherubini del 1814 e pubblicato dalla Regia Stamperia Imperiale di Milano, si trova il suo primo vero riferimento come “cutelèta”.
Contemporaneamente, si ricorda la lettera ufficiale del Conte Attems al federmaresciallo Radetzky, all’epoca governatore del Lombardo-Veneto, nella quale si rammenta un piatto di vitello impanato nell’uovo e cotto nel burro. Secondo la testimonianza fu proprio l’imperatore austriaco a voler importare la pietanza confermando invece la sua origine italiana.
Prendete cura di acquistare carne da fornitori di fiducia, in modo da assicurarvi di avere un prodotto di alta qualità. Per la ricetta che ci apprestiamo a presentarvi abbiamo scelto delle cosce di pollo con osso, tuttavia, potete optare anche per il classico petto più magro. Vediamo come prepararle.
I contorni a base di verdure, come l’insalata mista o le verdure grigliate, sono un’ottima scelta per bilanciare la golosità delle cotolette di pollo con un tocco di freschezza. Le verdure croccanti, tagliate in modo creativo e condite con spezie e aromi, possono aggiungere una nota di leggerezza al pasto, senza rinunciare al gusto. Non possiamo scordare le patate al forno, ma anche le patatine fritte sono una scelta classica e irresistibile.
La loro croccantezza si sposa perfettamente con la morbidezza delle cotolette di pollo, creando un abbinamento perfetto per i palati più golosi. Inoltre, le patatine fritte sono adorate sia dai grandi che dai più piccoli, rendendo il pasto un’esperienza familiare e apprezzata da tutti. In generale, evitate vini troppo corposi o tannici, che potrebbero coprire i delicati sapori delle cotolette di pollo. Optate per vini con un basso tenore alcolico e una buona acidità, in modo da bilanciare i sapori del piatto.
La delicatezza della carne di pollo richiede un vino leggero e fresco, che completi l’esperienza culinaria senza appesantire il palato. Un vino bianco giovane e fresco, come un Pinot Grigio o un Sauvignon Blanc, è una scelta classica per accompagnare le cotolette di pollo. Se preferite un vino rosso, optate per un vino giovane e leggero come un Bardolino o un Valpolicella. La loro acidità e leggerezza si sposano perfettamente con il sapore della carne, contribuendo a mantenerne la delicatezza. Buon appetito!