La Birra Grimbergen è una bevanda belga che nel 2008 è stata acquisita dal gruppo Carlsberg, ma le sue origini affondano in un passato molto lontano, addirittura al medioevo. Scopriamo la curiosa e affascinante storia di questa birra celebre nel mondo e ormai presente in tutti i pub e ristopub.
La storia della birra Grimbergen inizia quando nel 1128 i signori di Grimbergen, cittadina situata trova a pochi chilometri a nord di Bruxelles, decisero di costruire un’abbazia nei loro territori e affidarono l’incarico della sua edificazione a Norberto di Prémontré, fondatore dell’ordine dei Canonici Regolari Premostratensi, monaci che adottarono lo stile di vita agostiniano.
La produzione della birra iniziò subito dopo la costruzione del convento religioso e nonostante le varie distruzioni che la struttura subì nei secoli successivi i monaci non smisero mai di produrre la birra. La prima distruzione del convento avvenne nel 1142, durante la guerra di Grimbergen: le milizie del Duca del Brabante rasero al suolo l’abbazia, ma i monaci non desistettero e diedero inizio alla ricostruzione della struttura con grande volontà e pazienza.
Un’altra guerra di religione distrusse totalmente l’abbazia: nel 1566 la struttura fu nuovamente buttata giù e i monaci dovettero attendere ben diciannove lunghi anni per fare ritorno nell’abbazia. La costruzione di una struttura più solida nel 1629 permise ai monaci di avere maggiore sicurezza, ma i guai non erano finiti e una nuova cacciata li attendeva. L’abbazia venne infatti espropriata durante la rivoluzione francese e nel 1798 i monaci dovettero andar via e abbandonare la struttura e quindi anche la produzione della birra.
Nel frattempo avevano adottato il simbolo della fenice che veniva impresso nelle birre. La fenice è corredata da un detto latino “Ardet nec Consumitur”, che significa “Brucia ma non si consuma”, testimonianza quindi della tenacità dei monaci che continuarono a ricostruire l’abbazia in seguito a ogni distruzione avvenuta nel corso dei secoli.
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La produzione della birra riprese attorno alla fine del 1800, dopo l’ennesima ricostruzione dell’abbazia e l’insediamento di una nuova comunità monastica nel luogo.
Da allora i monaci si sono ristabiliti definitivamente a Grimbergen e nel ‘900 cercarono l’appoggio di aziende esterne per la produzione di birra, cedendo quindi il marchio a grandi gruppi del settore. Per un periodo la Grimbergen veniva prodotta dalla Scottish & Newcastle PLC, poi è stata acquisita definitivamente dal gruppo Carlsberg nel 2008, che utilizza un impianto nuovo ed efficiente in grado di produrre un prodotto genuino e di alta qualità.
Invariate sono rimaste le ricette della birra tramandate dai monaci, e ancora oggi vengono utilizzate per dare vita ad una birra fresca e genuina. In realtà, però, le birre Grimbergen prodotte sono più d’una e in Italia le più commercializzate sono tre tipologie: Blonde, Double e Blanche.
La Blonde ha un bel colore dorato e sentori di chiodo di garofano, spezie e frutta matura, la Double è una birra ambrata con sentori di uvetta, prugne e malti caramellati, mentre la Blanche è la classica birra di grano in stile belga