Consumare un piatto di gnocchi il giovedì è una tradizione piuttosto radicata nel Bel Paese. Ecco da dove deriva.
ʻGiovedì gnocchiʼ sono un modo di dire e un’usanza molto utilizzati in Italia. Tuttavia, forse, non tutti ne conoscono il motivo. Ecco qual è.
Gli gnocchi sono un alimento molto apprezzato sia nella cucina italiana che nelle gastronomie sparse in tutto il mondo.
In effetti, si tratta di una pietanza facile da preparare e costituita da un impasto di grano duro e, in genere, dalle patate.
Comunque sia, ci sono anche altre varianti molto gustose come, per esempio, i cosiddetti gnocchi alla romana, caratterizzati da semolino e farina di mais.
Poi, ancora, sicuramente molto buoni sono anche i malloreddus, cioè gli gnocchetti sardi.
Gli gnocchi, però, al pari di tanti altri piatti, non sono soltanto tipici della nostra modernità. Anzi, al contrario, secondo gli storici, hanno delle origini antiche e dovrebbero risalire addirittura al XVI secolo.
Sembra, quindi, il merito dell’ideazione di questa ricetta sia dei sorrentini che, inizialmente, li condivano con pomodori, mozzarella e basilico.
Gli gnocchi, peraltro, quando venivano preparati alla corte sforzesca, avevano delle caratteristiche piuttosto diverse rispetto a quelli che conosciamo al giorno d’oggi.
In pratica, pare che si tendeva a utilizzare la mollica di pane, un trito di mandorle e il latte.
Invece, nel corso del Seicento, gli gnocchi presero la denominazione di malfatti e si cucinavano principalmente con uova, farina e acqua.
Comunque sia, tornando ai giorni nostri, gli gnocchi non sono proprio da escludere anche per tutti coloro che seguono una dieta dimagrante.
Infatti, quelli costituiti da acqua e patate, possiedono un indice glicemico più basso rispetto, per esempio, la pasta e la pizza.
Naturalmente, nonostante ciò che si è affermato, anche in questo caso, è bene non esagerare con le porzioni.
Tuttavia, se vogliamo essere precisi, possiamo ricordare che 100 grammi di gnocchi contengono all’incirca 147 kcal.
Gli gnocchi, sia in tempi passati che ai giorni nostri, sono sicuramente un primo piatto che piace a tutti, sia ai grandi che ai piccini.
Inoltre, se si percorre lo Stivale, si possono trovare diverse varietà, caratterizzate da differenti ingredienti.
A tal proposito, però, c’è un’espressione particolare che siamo soliti ripetere e che è diffusa in tutta Italia.
Si tratta per l’appunto, del modo di dire ʻGiovedì gnocchiʼ. In realtà, però, questa usanza arriva dalla cultura romana.
Infatti, tempo fa, le classi meno abbienti dovevano, per forza di cose, cercare di razionalizzare il cibo in tavola.
Nella fattispecie, il venerdì, come da tradizione cattolica, si tendeva a mangiare del pesce. Così, si era presa l’abitudine di preparare una pietanza più sostanziosa il giorno prima, quindi, il giovedì.
Il detto in questione, peraltro, pare che abbia origini piuttosto lontane, e, in particolare, si pensa che risalga all’Ottocento.
Comunque sia, la tradizione degli gnocchi il giovedì è da ricondurre anche all’epoca del dopoguerra, poiché il cibo scarseggiava e, per questo motivo, si cercava di sfamare tutte le bocce in maniera il più possibile economica.
In effetti, gli gnocchi sono piuttosto nutrienti, hanno un buon potere saziante e sono in grado di conferire un ottimo quantitativo di energia.