Ogni anno il 22 settembre è il World Rhino Day ovvero la Giornata mondiale del rinoceronte. Grazie al WWF, oggi si contano in natura 5500 rinoceronti (25 anni fa erano meno di 2500 esemplari). Lo scopo di questa ricorrenza annuale è di sensibilizzare l’opinione pubblica e la comunità scientifica per salvaguardare questa specie dall’estinzione e a creare aree protette. Come avverte il WWF, se non si interviene ora e in modo deciso tra meno di vent’anni gli unici rinoceronti esistenti saranno visibili nei zoo o parchi zoologici e non più in natura, e quindi imprigionati in gabbie o spazi angusti. Un destino senza dubbio crudele e molto triste per questi magnificenti esemplari che da millenni popolano il nostro pianeta.
Rinoceronti ed esseri umani condividono il pianeta Terra da un arco di tempo lunghissimo. Basti pensare ai famosi dipinti rupestri della grotta di Chauvet, risalenti a 30.000 anni fa e raffiguranti appunto rinoceronti e umani.
A causa del bracconaggio, il rinoceronte rischia l’estinzione. Esseri umani senza scrupolo cacciano questi enormi erbivori per il loro prezioso corno d’avorio, venduto a 100.000 dollari al kg (più della cocaina). Inoltre il corno di rinoceronte viene impiegato nella medicina tradizionale asiatica per i suoi poteri afrodisiaci e taumaturgici: si dice sia efficace per il cancro, la febbre e persino contro l’impotenza (anche se nel Compendio di materia medica di Li Shizhen, il testo fondante della medicina tradizionale cinese, non c’è nulla a riguardo, ma si tratta di una “diceria” occidentale diffusa negli anni ‘80).
E’ una vera e propria moda nelle serate dei ricchi vietnamiti esibire ed usare la polvere di corno di rinoceronte come status symbol.
Il risultato di questo crescente interesse per il corno di rinoceronte e le sue “straordinarie” proprietà ha fatto schizzare il prezzo alle stelle ed aumentare il fenomeno del bracconaggio. Un episodio molto triste (e scandaloso) è avvenuto nel 2017 a Thoiry, ad ovest di Parigi, quando durante la notte i bracconieri si sono introdotti nel parco zoologico uccidendo il rinoceronte Vince e portando via il suo corno. Si tratta del primo caso di bracconaggio avvenuto in uno zoo e nel cuore dell’Europa. Ciò sta a significare che i rinoceronti sono davvero in pericolo, ovunque, e che bisogna correre ai ripari con azioni concrete prima della loro estinzione. (da ricordare che i rinoceronti sono già dichiarati estinti in Mozambico dal 2013).