Curare un bel giardino è la passione di molte persone. A volte però possono nascondersi piante bellissime e pericolose: questa è incredibilmente diffusa.
Hai il pollice verde e magari anche la fortuna di avere un bel giardino che puoi adornare con delle piante meravigliose. Sai però che alcune di queste possono essere tossiche e persino molto pericolose per l’essere umano?
È un problema sottovalutato, specialmente se hai ereditato il giardino e non sei a conoscenza di tutte le piante che innaffi ogni giorno. Probabilmente sei affascinato dalla loro incredibile bellezza, non sapendo tuttavia che possono nascondere delle insidie, in special modo se in casa hai dei bambini o degli animali domestici.
Abbiamo selezionato per te alcune piante tossiche diffuse in Italia e che quindi potresti avere nel tuo giardino senza essere consapevole dei loro effetti. Forse sarai costretto a fare qualche cambiamento…
Quali sono le piante pericolose che puoi avere in giardino
Saper identificare con esattezza le specie più pericolose non è semplice, ma grazie alla nostra guida sarai sicuramente in grado di avere una maggior accortezza nella scelta delle varianti da piantare e curare nel tuo giardino.
Aconico Napello
Questa pianta erbacea appartiene alla famiglia delle Ranunculaceae: particolarmente diffusa tra le Alpi, somiglia ad un vecchio elmo ed è molto velenosa. Considera che il veleno proveniente dalle sue foglie veniva utilizzato per avvelenare le punte delle lance in battaglia.
I sintomi più comuni che indicano l’ingestione erronea di questa pianta includono vomito, diarrea, bruciori alla bocca e, nei casi più gravi, battito cardiaco accelerato, pressione irregolare, coma e morte.
Ginestra
Forse questa pianta è ancora più famosa e siamo sicuri ti dispiacerà trovarla in questa lista. È diffusa letteralmente ovunque nel nostro paese, ma può essere un concentrato di sostanze tossiche per l’uomo.
I semi sono fatti di citisina, un alcaloide che in piccole dosi può avere effetti diuretici e lassativi “interessanti”. Se le dosi aumentano in modo vertiginoso, però, possono arrivare crisi convulsive con la possibilità che sfocino in allucinazioni, vomito, nausea e persino coma.
Atropa belladonna
A dispetto del nome, la belladonna è una delle piante velenose più conosciute. Diffusa in gran parte del mondo, si può trovare dalle nostre parti così come sull’Himalaya.
Le sue sostanze hanno la capacità di alterare, anche in maniera grave, il nostro sistema nervoso: salivazione, sudorazione, dilatazione delle pupille, urinazione, digestione e altre funzioni corporee verrebbero tutte intaccate dal veleno della pianta.
Sappiamo a cosa stai pensando: la belladonna non è utilizzata in alcune culture anche per scopi medici? È assolutamente vero, ma non ci sono ancora evidenze scientifiche in tal senso.
In ogni caso, le foglie di belladonna, nella medicina tradizionale, sono utili per alleviare eventuali dolori gastrointestinali, muscolari o la bronchite. Parliamo comunque di preparazioni tramite estratti specifici e in piccolissime dosi, perché anche le foglie sono tossiche, senza dimenticare che l’eventuale ingestione delle bacche può avere effetti anche gravi, inclusi coma e morte.