Nei pressi di Capalbio in Toscana, si trova un luogo di rara bellezza, il Giardino dei Tarocchi, nata dalla genialità di Niki de Saint de Phalle nella seconda metà del ‘900. La particolarità di questo giardino sono le grandi ed affascinanti sculture che lo popolano, raffiguranti i 22 Arcani Maggiori delle carte dei Tarocchi.
Lo scopo della scultrice francese era di creare un piccolo angolo di Paradiso in Terra. La fonte d’ispirazione è chiaramente il Parco di Guell di Gaudì che si trova a Barcellona. L’attenzione dell’artista ricadde su un piccolo appezzamento di terra nella selvaggia Maremma, a pochi chilometri da Capalbio in zona Gravicchio. Le 22 sculture sono realizzate in acciaio e ricoperte di mosaici e ceramiche. Ci sono voluti ben 17 anni per portare a termine il Giardino dei Tarocchi di Capalbio.
Le sculture del Giardino dei Tarocchi
Per accedere al giardino (separato e nascosto dal mondo reale) c’è l’installazione di Mario Botta, un muro da varcare per entrare nel mondo delle meraviglie. Nei mesi invernali il giardino non è visitabile, ma è soggetto sempre a manutenzione. Ma cosa rappresentano le opere nel Giardino dei Tarocchi?
L’artista ha dato una sua interpretazione alle Carte dei Tarocchi, ai quali era particolarmente affezionata. Anche la disposizione delle sculture nel Giardino è significativa e ben studiata e sembra ricalcare la storia della vita della scultrice francese. Alcune sculture sono visitabili persino all’interno e in altre è possibile salirci sopra.
Una delle opere più significative è la Papessa, che con la sua maestosità dà il benvenuto ai visitatori del giardino. Morbidezza, accoglienza, gioia, forme e colori. Donne sculture che Niki chiamava Nanàs, termine usato per indicare “donne di facili costumi e di piccola statura”. Per realizzarle l’artista si avvalse della collaborazione del marito Jean Tinguely, che dotò le statue di uno scheletro in ferro rivestito poi di cemento (o calcestruzzo) e ricoperto di specchi, intarsi policromi e ceramiche.
La Ruota della Fortuna invece è stata realizzata all’interno di una fontana la cui acqua sgorga direttamente dalla bocca della Papessa.
L’Imperatrice/Sfinge è una scultura, ma anche una “dimora”: era la casa dell’artista durante i lavori nel Giardino dei Tarocchi Capalbio. Un luogo che ammalia e seduce lo sguardo: c’è la cucina, la camera da letto, la sala da pranzo e il bagno. Serpenti colorati animano poltrone all’interno della casa.
Continuando la passeggiata, ci si imbatte ne “Gli innamorati”, un’unione intellettuale non solo fisica di due amanti. Ci sono poi nel giardino anche piccole sculture, poiché con il passare degli anni iniziò a soffrire di artrite e non riusciva più a lavorare a opere di grandi dimensioni.
Vi è poi la carta della Stella che è una sorta di fontana, fra le mani la donna tiene due brocche da cui sgorga acqua che ricade come un ruscello. L’acqua qui rappresenta il rinnovamento.
La carta della Luna è invece rappresentata con un volto che guarda verso il cielo e col capo dietro che rappresenta la Luna e rappresenta l’immaginario, il mistero ma anche l’influenza sulle maree, la procreazione e il ciclo femminile.
Interessante anche il pannello “My love”, con tutti i messaggi d’amore di Niki. In uno dei messaggi si dichiara “la mamma del Giardino dei Tarocchi Capalbio”.
Non vi sveliamo altro per non togliervi la suspence di vedere dal vivo il Giardino dei Tarocchi Capalbio.
Visitare il Giardino dei Tarocchi Capalbio
Le date di Apertura del Giardino dei Tarocchi sono da Aprile a Ottobre 7 giorni su 7 dalle 14,30 alle 19,30. Il biglietto intero costa 12,00 €, i bambini sotto i 7 anni hanno ingresso gratuito, studenti e persone sopra i 65 anni di età pagano 7 €
Qui la mappa su dove si trova questo magnifico giardino in Toscana, che unisce Natura, Architettura e Spiritualità in un unico luogo.
Il parco al momento è chiuso Causa Covid-19 e la riapertura è prevista per Aprile 2021 o almeno si spera! Se nel frattempo volete visitarlo virtualmente tramite la mappa interattiva del Giardino dei Tarocchi Capalbio sul sito ufficiale questo è il link perchè la cultura non si deve fermare neanche con il Lockdown e le restrizioni che abbiamo ormai da quasi un anno.
http://ilgiardinodeitarocchi.it/visit/interactive-map/