Nella cucina moderna si è da qualche anno riscoperto l’uso dei germogli. Questi vengono ottenuti facilmente in casa, grazie al germogliare. Se però non lo si ha a disposizione, ci sono oggetti che tutti abbiamo in cucina e che possono farci ottenere lo stesso risultato.
I germogli altri non sono che il principio della vita di una pianta. Ogni seme ha infatti al suo interno, una piccola pianta figlio, che a contatto con l’acqua rompe l’involucro esterno ed inizia a nascere, dando vita alla pianta. La pianta in questa fase della sua vita, è al massimo delle sue potenzialità a livello nutritivo.
I germogli sono disponibili all’acquisto nei negozi biologici, ma è possibile ottenerli anche in casa. Lo strumento principalmente utilizzato è il germogliatore. I semi scelti saranno sciacquati e successivamente lasciati in ammollo in acqua almeno una notte. Più grandi sono i semi più tempo di ammollo richiederanno. A questo punto i semi, avranno raddoppiato il loro volume.
Una volta passato il tempo, i semi vanno scolati bene (evitare ristagni per sfuggire alle muffe) e adagiati nel germogliatore che sarà coperto o conservato in un luogo buio.
Una volta ottenuti i germogli il processo di crescita va rallentato conservandoli in frigorifero, e consumando entro 1 settimana. Prima di consumarli comunque, è meglio esporli al sole per alcune ore, in questo modo il contenuto di vitamine e nutrienti benefici aumenterà.
Per chi non dispone di un germogliatore, il risultato è ugualmente raggiungibile con attrezzi domestici che tutti abbiamo in cucina. Analizziamo le varie tecniche.
Il metodo del barattolo di vetro è ideale per la coltivazione dei germogli provenienti dai semi più piccoli come ad esempio: rucola, amaranto, miglio, semi di lino e girasole.
I semi devono essere posti nel barattolo, ricoperti con poca acqua, e lasciati in ammollo per una notte circa (per i semi più piccoli, come i semi di lino è possibile omettere l’ammollo). Come ogni procedimento che andremo a vedere, è necessario che i semi rimangano al buio. Quindi il barattolo dev’essere posizionato al buio, ma senza coperchio. L’imboccatura invece, dovrà essere ricoperta da una retina fine agganciata con un elastico. Questo faciliterà il risciacquo dei semi che andrà effettuato due o tre volte al giorno. Con questo procedimento la germogliazione avviene in circa 4 giorni.
Un secondo metodo è l’impiego di cassette per la frutta, quelle traforata. Anche in questo caso è necessario lasciarli in ammollo per una notte. Il fondo traforato faciliterà il risciacquo dei semi, che come nel primo caso deve avvenire quotidianamente. La germogliazione avviene in base alla grandezza dai semi dai 3 ai 7 giorni.
Il metodo più facile invece è quello del piatto o meglio dei piatti. Con questa tecnica, dopo aver messo a bagno e scolato i semi, andranno posizionati in un piatto fondo, precedentemente foderato con un canovaccio inumidito. Ora si coprirà tutto con un altro piatto concavo. Questa soluzione permette di ricreare un ambiente umido e buio, proprio come il terreno che favorisce la crescita.
Anche in questa tecnica, i semi vanno lavati sotto l’acqua corrente ogni giorno, aiutandosi con un setaccio, e poi vanno riposizionati tra i due piatti fino a germogliazione.
Come abbiamo ben appreso è fondamentale avere un buon drenaggio e quindi i fondi bucati sono l’ideale. La differenza tra lo scolapasta e il colino è la grandezza dei fori, il colino ha una trama fotta ideale per i semi molto piccoli come quelli della rucola, lo scolapasta ha fori più larghi ideali per i legumi.
Le tecniche sono le stesse: i semi vanno lasciati in ammollo (i più grandi una notte, per i più piccoli bastano un paio d’ore), scolati e posti all’interno dei rispettivi recipienti. Che sia scolapasta o colino, dovrà essere adagiato su un contenitore che possa raccogliere l’acqua in eccesso. Come sempre i semi devono riposare al buio, ma respirare, quindi coprire con un canovaccio è la soluzione ideale.
La centrifuga per insalata agevola il tutto perché in pratica è uno scola verdure all’interno di un contenitore che raccoglie l’acqua in eccesso. In pratica metà del lavoro è fatto. Per la centrifuga il procedimento è identico al resto. Unica cosa non andrà chiusa con il suo coperchio, ma coperto sempre con un canovaccio e fatto riposare al buio.
In tutte queste tecniche i semi vanno sciacquati sotto acqua corrente almeno 2 volte al giorno. La germogliazione anche in questo caso varia in base alla grandezza del seme.
Qualunque sia la tecnica che deciderete di utilizzare per la germogliazione, metterla in pratica sarà più semplice di quel che sembra. Non avete mai mangiato i germogli? È ora di iniziare! In questo modo potrete beneficiare al 100% di questi super alimenti, e potrete creare bellissime decorazioni per i vostri piatti. I germogli sono anche la base di alcune preparazioni come il pane esseno, famoso pane che non necessita di cottura. Impariamo quindi a conoscere meglio e utilizzare questi super alimenti.