Il liquore di genziana è un digestivo tipico della regione abruzzese. Ogni famiglia tramanda la ricetta con le proprie dosi di generazione in generazione, rimanendo quasi sempre un segreto. Oggi poco conosciuto e apprezzato al di fuori della regione, merita di essere riscoperto e apprezzato.
Chi ama passeggiare tra i paesaggi montani, conoscerà bene la genziana. Questa pianta erbacea, cresce spontaneamente in regioni con temperature miti, quindi la troviamo in territorio Europeo, Asiatico e Americano. Nel nostro Paese è molto presente soprattutto nel paesaggio montano, dove trova un terreno favorevole: ben drenato, acido o neutro e ricco di humus. Esistono molte varietà di questa pianta e possono presentare fiori di vario colore: blu, azzurro, ma anche avorio bianco, giallo e rosso.
La varietà sulla quale ci soffermiamo noi oggi però è Genziana maggiore, botanicamente chiamata gentiana lutea. I suoi fiori sono di colore giallo, da qui il nome “lutea” ed è facilmente rintracciabile nei territori montani dell’Abruzzo. In questa regione la genziana è moltissimo apprezzata per le sue qualità digestive e toniche. Da anni è infatti utilizzata per la preparazione di un liquore casalingo, che ormai è anche facile da ritrovare in commercio. La sua gradazione alcolica non è molto alta, ma le sue proprietà digestive non sono solo un presupposto, ma una vera e propria realtà. Andiamo dunque a scoprire meglio questa bevanda.
La parte della genziana che viene utilizzata per la preparazione del liquore abruzzese di cui parliamo oggi , è la radice. Viene da anni inserita all’interno di prodotti erboristici e integratori per le sue proprietà toniche e digestive. Anni di studi hanno infatti dimostrato che questa radice ha la capacità di stimolare l’appetito, migliorare la digestione e contrastare la stanchezza. Gli abruzzesi questo lo sanno bene ed in effetti da secoli utilizzano la radice di genziana, per la preparazione di un digestivo unico. Il liquore appare di un colorito giallo paglierino, il suo sapore è particolarmente amaro ed è il fine pasto perfetto per chi vuole un piccolo aiuto con la digestione.
La particolarità nella sua preparazione casalinga sta nel fatto che non si utilizza solo il classico alcool, ma viene utilizzato del vino bianco tipico abruzzese. La sua preparazione richiede tempo, ma non ha niente a che vedere con la classica preparazione dei liquori casalinghi. La radice di genziana viene ben lavata e fatta macerare nel vino bianco per circa 40 giorni. Dopo tale tempo, viene filtrato il vino al quale vengono aggiunti a freddo, zucchero e alcool. Un procedimento insolito che da vita ad una bevanda non molto alcolica, ma dal gusto deciso, da sorseggiare alla fine di un pasto. Di seguito vi lascio le dosi che ho trovato per questa preparazione: 100gr radice, 2,5 lt vino bianco abruzzese, 300 gr zucchero (che possono essere aumentate per contrastare il sapore amaro) e 500 ml di alcol per liquori.
Non resta che procurarsi la radice di questa pianta dalle molteplici proprietà e provare a riprodurre questo liquore tradizionale dalle spiccate proprietà digestive.