Se sei vegetariano o vegano quasi sicuramente avrai visto su YouTube qualche video di Gary Yourofsky e se non lo hai ancora visto ti invito a farlo quanto prima.
Vorrei trovare le parole per poterti descrivere Gary Yourofsky, ma mi viene in mente solo la parola Santo. E in quale altro modo potrei definire una persona che nel 1997 si è fatta 6 mesi di carcere di massima sicurezza in Canada con i peggiori criminali per salvare 1.542 visoni dall’olocausto? Ma lui imperterrito ha continuato il suo lavoro di attivismo anche dentro al carcere, con i criminali, ai quali spiegava perché bisogna diventare vegani. Quanti vegani al suo posto avrebbero fatto lo stesso?
Forse ti starai chiedendo chi è questo eroe. Gary Yourofsky è un attivista per i diritti americano, nato a Oak Park e laureato nel 1998 alla Oakland University in giornalismo. Nel 1995 Gary diventa vegetariano e nel 1996 vegano, dopo aver partecipato ad una conferenza a Washington sui diritti animali. Sempre nel 1996 fonda un gruppo di attivisti chiamato ADAPTT (Animals Deserve Absolute Protection Today and Tomorrow) che conta migliaia di iscritti in tutti gli Stati Uniti.
L’episodio che ti ho raccontato del 1997 riguarda solo una delle tante volte in cui è stato arrestato per aver cercato di salvare delle vittime innocenti dal massacro di psicopatici protetti dalla legge… Anche i membri del suo gruppo hanno subito diverse denunce per aver lottato contro l’ingiustizia e la psicopatia sovrana di questo mondo che di certo non si può definire angelico… Sebbene Gary Yourofsky sia pure stato bandito da 5 stati stranieri, egli continua il suo lavoro da vero Santo e oggi è sempre più invitato a tenere conferenze nei licei e nelle università americane e straniere.
Di seguito ti riporto una sua intervista risalente al 2012, dove pare chiaro che la gente mangia carne solo per ego e l’ego trova tutte le scuse per difendere sé stesso… Ma dal dato momento che i sostituti della carne sono più buoni al palato e anche più sani, l’ego è solo ignoranza e paura di cambiare, ma anche dipendenza, perché i cadaveri e il cibo spazzatura provocano una dipendenza più forte della cocaina!
La prima domanda che vorrei farle, alquanto filosofica, è: perché la gente mangia la carne e i derivati?
La gente mangia altri animali e i loro derivati per 4 ragioni: abitudine, convenienza, gusto e tradizione. Con l’aggiunta del profitto economico queste sono le sole ragioni per cui la gente mangia altri animali. Quindi, non c’è alcuna valida ragione per non essere vegan. Inoltre mangiar carne e derivati è una tossicodipendenza, la più antica e potente dipendenza. La differenza però tra la dipendenza da carne, formaggio, latte e uova e quella da droghe è che la prima colpisce direttamente qualcun altro. Se la gente vuole farsi del male con le droghe a me in fondo importa poco. Ma nessuno ha il diritto di far del male ad altri a causa della sua dipendenza. Il consumo di animali e derivati è psicotico, irrazionale e segno di puro egoismo. Non siamo uomini delle caverne. La gente ha bisogno di capire che siamo nel XXI secolo e bisogna smetterla di mimare il comportamento dell’uomo di Neandertal e dei Trogloditi.
In Italia gruppi di individui si definiscono ‘specisti’ per contrapporsi al movimento antispecista. Pensi fosse prevedibile questa reazione da parte dei tradizionalisti pur di difendere le loro usanze?
Il problema sta tutto nella dipendenza, come detto prima. La gente, quando è dipendente, diventa irrazionale e stupida. I tossici difenderanno sempre le loro abitudini psicotiche. È veramente difficile rompere un’abitudine da tossico. Ma con l’educazione la liberazione animale è possibile. I miei seminari convertono migliaia di persone al veganismo mentre altre migliaia riducono significativamente il loro consumo di carne e derivati.
Inoltre, grazie alla rete, centinaia di migliaia di persone stanno diventando vegane, o comunque intraprendono il percorso verso il veganismo. La riduzione e l’abolizione sono gli unici percorsi possibili per fermare questo massacro una volta per tutte.
Qual è la tua definizione di antispecismo?
Questo va al nocciolo della questione. Agli attivisti per i diritti animali viene spesso chiesto se un pompiere deve salvare un cane o un bambino da un ipotetico edificio in fiamme (o dall’orlo di un precipizio). Dato che gli altri animali e gli umani soffrono alla stessa maniera, specialmente se arsi vivi, e partendo dal presupposto che entrambi hanno diritto alla vita, per me è oltraggioso che la gente pone tale questione. Il pensiero di altri animali trattati come esseri umani trasforma allo stesso modo esseri umani razionali in irrazionali. Come può uno scenario di questo tipo presentarsi soltanto quando gli altri animali sono coinvolti?
Nonostante la questione sia un escamotage, discriminatoria e non ha alcun legame col fatto che un animale non dovrebbe essere torturato, abusato, schiavizzato, modificato geneticamente e ucciso dagli uomini, comunque l’eventuale pompiere dovrebbe salvare entrambi, cominciando da chi è più vicino all’ingresso del palazzo in fiamme, a prescindere. Poi se trasferiamo questo ragionamento nel mondo umano, esso ha la stessa logica razzista: chi salvare il bianco o il nero? Un gay o un etero? L’ebreo o il musulmano? Se fossi il pompiere salverei chiunque potrei salvare, senza pormi la questione, anche se tra uno stupratore di bambini e un topo salverei il topo.
Prima dell’avvento del movimento antispecista agli inizi degli anni 70′, il tema sui diritti animali ha avuto un ruolo marginale nel dibattito scientifico e filosofico occidentale. Puoi spiegarci come ciò è possibile dato che il rispetto per la vita (in senso lato) è predicato in tutte le culture da sempre?
Gli altri animali sono sempre stati maltrattati e abusati nonostante Pitagora e Gesù, giusto per citare alcuni tra i nomi più conosciuti, uomini che predicavano la compassione, uno stile di vita etico e il veganismo. Niente è cambiato dai loro tempi. L’olocausto non ha mai avuto fine. Nessuno ha mai sofferto quanto gli altri animali. L’atrocità globale di mangiare altri animali uccide più esseri innocenti in un anno che tutte le atrocità umane in 5000 anni messe insieme!
In Italia assistiamo ad un’impennata dei consumi con l’avvento del capitalismo e degli allevamenti intensivi nel dopoguerra. Qual è il ruolo dei media, della scienza e della politica in questo contesto?
In USA il 4-5% della popolazione è vegetariana e di questa solo l’1% pratica il veganismo. Se nasci con ali, pelliccia, piume, pinne e 4 o più zampe non hai speranza di vivere. I media non fanno che deriderci e prenderci in giro attraverso le loro assurde bugie, sono parte dell’industria della carne e derivati dato che quest’industria li finanzia. Questa paga miliardi e miliardi di dollari in pubblicità: per quale ragione i media dovrebbero attaccare i loro padroni? La rete ha portato più conoscenza nel mondo. Dopotutto non si può controllare la rete, un vero e proprio luogo di sfogo.
Le pubblicità mentono su cosa in realtà la carne è (il corpo mutilato e smembrato di un animale ucciso), su cosa gli altri animali passano nelle aziende dei derivati. Queste portano le persone a credere che la carne e i derivati crescano sugli alberi e che siano necessari alla salute. Anche la scienza e la politica hanno servito questo meccanismo. Da un punto di vista economico, tenere gli altri animali in schiavitù è sempre stato un ottimo business su questo pianeta. Comunque sia, a parte che nessun guadagno economico giustifica la schiavitù, sia essa umana o animale, non è necessaria per l’economia l’industria animale, anzi il contrario.
Chi rinnega i vantaggi della dieta vegetariana sostiene di conoscere onnivori longevi e che quindi l’uomo può vivere a lungo anche mangiando carne. Che ne pensi?
Tutti i più importanti studi in ambito scientifico dimostrano che i vegani hanno il minor numero di disfunzioni e malattie e in media sono più longevi. Chiunque può giocare alla ‘roulette della salute’ ed essere fortunato. C’è gente che fuma sigarette e non si ammala mai di cancro ai polmoni. Comunque il veganismo non riguarda solo la salute ma è etica, compassione, decenza e altruismo.
Come sarebbe il mondo dal tuo punto di vista se ad un tratto tutti diventassimo vegani? Potresti dipingerci uno scenario futuristico?
Il veganismo ricreerebbe il paradiso terrestre, un luogo dove gli esseri umani vedono gli altri animali come esseri da ammirare, creature ispiratrici, mentre gli animali ci osservano con curiosità. È arrivato il tempo di riconnetterci con il mondo naturale, per il bene degli altri animali, dell’ambiente e degli esseri umani. Proteggere il più debole è il primo passo per elevare lo spirito, per essere veramente civilizzati.