La fregola sarda chiama anche fregula è uno dei cibi della cucina tradizionale sarda, ingrediente delle tipiche ricette della Sardegna dalla storia antichissima.
Qui su WineandFoodTour vi raccontiamo la storia di questo antico cibo, vi lasciamo qualche curiosità e vi spieghiamo come cucinare la fregola sarda per ottenere piatti deliziosi.
Prima di passare alla storia della fregula è bene sapere cosa sia. Si tratta di una tipica pasta sarda che si realizza con semola di grano duno. Il suo nome deriva dal fatto che si presenta come pasta irregolare più o meno grande e che sembrano briciole.
La fregola sarda si prepara unendo semola e acqua e impastando a lungo, poi viene tostata al forno e prende il colore scuro che conosciamo oltre al suo tipico sapore.
Spesso viene confusa la fregula con il cous cous, in questo ultimo caso però si parla di cottura al vapore.
I nomi sardi della fregola sono diversi a seconda della zona viene chiamata:
La fregula viene citata in documenti antichissimi che risalgano a oltre 100 anni fa e secondo gli studiosi del settore questa pasta deve la sua diffusione in Italia agli scambi commerciali con Punici e Fenici, altri invece affermano che sia solo merito del popolo sardo.
Si sono trovate tracce della fregola anche in un documento del XIV secolo dove si diceva che la preparazione di questa pasta poteva farsi solo dal Lunedì al Venerdì, in quanto l’acqua doveva essere poi conservata nel fine settimana per i lavori agricoli. Il documento sopra citato è lo Statuto dei Mugnai di Tempio Pausania.
La vera storia della fregola sarda è difficile da sapere con certezza, ma possiamo affermare che oggi è un tipico piatto della tradizione in Sardegna e che la sua consistenza la rende un tipo di pasta ideale per diverse preparazioni culinarie.
La preparazione della fregola sarda ha radici nell’antica tradizione culinaria sarda e il procedimento viene tramandato di famiglia in famiglia. Si inizia prendendo un piatto fondo e largo in cui si dispone farina di semola di grano duro, di solito si usa 1 kg di farina per prepararne in abbondanza.
Si passa la farina poi in un contenitore di coccio dai bordi alti e piano piano si aggiunge sale e mezzo bicchiere di acqua tiepida, ora si deve impastare per molto tempo con delicatezza e con amore soprattutto. Si impasta con le mani e con movimenti circolari.
Una volta impasta per bene si creano tante palline di dimensioni casuali ottenuti dallo sfregamento di polpastrelli e mani, da cui si ottiene una pasta simile al cous cous per questo spesso confusi fra loro.
La pasta ottenuta è fresca e va lasciare asciugare sopra un telo asciutto, si pone poi su una teglia da forno e si lasciare tostare in forno per 15 minuti a 200° in forno preriscaldato così che raggiunga il colore dorato tipico di questo prodotto oltre al sapore inimitabile.
La cottura finale vede poi la fregola abbinata a piatti a base di carne come la salsiccia o a base di pesce, non mancano le combinazioni con verdure e pomodorini. La preparazione tipica vede la fregola con sugo di pomodoro, ma anche in molte altre varianti come la zuppa o la fregola ai frutti di mare
La fregola è buonissima anche preparata sotto forma di zuppa calda ideale nel periodo invernale. La preparazione è molto semplice.