Da qualche tempo i banchi dei supermercati si riempiono di fragole, ma quali comprare? Come sapere quali fragole evitare per il quantitativo di pesticidi?
Le fragole sono un frutto molto amato e apprezzato durante l’estate, grazie al loro sapore dolce e alla loro disponibilità limitata. C’è chi li utilizza per preparare dolci, succhi o marmellate. Ma quali fragole scegliere al supermercato per limitare il consumo di pesticidi?
La famiglia delle fragole
Le fragole appartengono alla famiglia delle Rosaceae, che comprende anche altre piante da frutto come le mele, le pere e le pesche. Esistono diverse varietà di fragole, tra cui le fragole selvatiche, le fragole coltivate. Le fragole selvatiche sono più piccole e hanno un sapore più intenso rispetto alle fragole coltivate, che sono più grandi e dolci.
Non tutte le fragole sono rosse. Oltre alle fragole rosse, esistono diverse varietà di fragole che possono avere un colore diverso. Ad esempio, alcune varietà di fragole sono rosa, gialle o bianche.
Le fragole rosa, anche chiamate “alpine strawberries”, sono piccole e dolci e hanno un sapore simile alle fragole rosse. Le fragole gialle, invece, sono più rare e sono caratterizzate da un sapore delicato e dolce. Infine, le fragole bianche sono tra le più rare e hanno un sapore dolce e delicato simile a quello delle pere.
È importante notare che, indipendentemente dal colore, tutte le varietà di fragole contengono gli stessi nutrienti benefici per la salute, come vitamina C, potassio e fibre.
Le fragole rosse in particolare, hanno questo colore grazie alla presenza di pigmenti naturali chiamati antociani. Gli antociani sono presenti in molte piante e fiori e sono responsabili dei colori rosso, viola e blu. Nelle fragole, gli antociani sono concentrati nella polpa e nella superficie esterna del frutto, dando alle fragole il loro caratteristico colore rosso brillante.
Gli antociani hanno anche un importante ruolo nella salute. Sono noti per avere proprietà antiossidanti, che possono aiutare a proteggere il corpo dai danni dei radicali liberi e ad avere un effetto positivo sulla salute del cuore, del sistema nervoso e del sistema immunitario. Inoltre, alcuni studi hanno suggerito che gli antociani possono avere un effetto protettivo contro alcuni tipi di cancro.
Fragole e pesticidi, quali zone evitare
Un test tedesco chiamato Oko-Test, ha condotto controlli su 14 varietà di fragole presenti nei banchi dell’ortofrutta di un supermercato. I risultati del test hanno suscitato preoccupazione, poiché si è scoperto che alcune tipologie di fragole biologiche avevano una scarsa qualità. Secondo Oko-Test, le varietà di fragole provenienti dalla provincia spagnola di Huelva andrebbero evitate, poiché in quella zona si utilizzano grandi quantità di pesticidi e non c’è una adeguata protezione ambientale.
In particolare, il pesticida utilizzato per le fragole spagnole è l’ethrimol, che in teoria sarebbe vietato nell’Unione Europea, e le fragole presentano anche il bupirimato, considerato cancerogeno. Inoltre, lo spinosad, un altro pesticida, presente in piccole quantità nelle fragole biologiche, sarebbe altamente tossico per le api.
Tra le varietà di fragole sicure, che non sono state coltivate con pesticidi, ci sono le fragole Spagna della Lidl, le fragole biologiche di Edeka e Rewe, le fragole Magallanes Fresh Organic e le fragole Frutania per Aldi Nord. Tuttavia, la coltivazione di fragole in Spagna, principalmente importate, provoca gravi danni all’ambiente, poiché la maggior parte viene coltivata in Andalusia, dove l’acqua scarseggia e vengono spesso scavati fossi per il suo reperimento, a detrimento degli alberi del Parco Nazionale Coto de Donana.
Ciò rappresenta un grave problema, poiché nella zona vivono circa sei milioni di uccelli, come segnalato dal WWF. Per questo motivo, nel 2021, la Corte di Giustizia Europea ha sanzionato la Spagna.
Ethrimol, bupirimato e spinosad, pesticidi nelle fragole
Ethrimol, bupirimato e spinosad sono tutti pesticidi, ovvero sostanze chimiche utilizzate per proteggere le colture dagli insetti e dalle malattie delle piante. L’ethrimol è un fungicida che viene utilizzato per prevenire e trattare le malattie fungine delle piante, mentre il bupirimato è un insetticida che viene utilizzato per eliminare gli insetti che danneggiano le colture.
Lo spinosad è invece un insetticida naturale, prodotto da alcune specie di batteri del genere Saccharopolyspora, che viene utilizzato soprattutto per controllare le infestazioni di insetti nelle colture biologiche. Tuttavia, nonostante lo spinosad sia un insetticida relativamente meno tossico rispetto ad altri prodotti chimici, può essere altamente tossico per le api e rappresentare un rischio per la salute.