Mai accendere il forno negli orari sbagliati, altrimenti la bolletta della luce diventa salata! Meglio utilizzarlo nelle fasce orarie giuste se si vuole veramente risparmiare sul prezzo di consumo.
Il forno è un elettrodomestico molto usato in cucina poiché consente di preparare tante deliziose ricette salate e dolci, tra cui la lasagna, la parmigiana e, ovviamente, la torta.
Il problema è che consuma molta energia elettrica, soprattutto quando viene utilizzato negli orari sbagliati.
Ciò perché il prezzo dell’energia elettrica non viene distribuito uniformemente nelle varie fasce orarie.
Quindi, vuol dire che, consumando la medesima quantità di corrente in una fascia la spesa potrebbe essere più alta rispetto a un’altra.
Vediamo quali sono le fasce orarie di consumo e quando va acceso il forno per risparmiare sulla bolletta della luce.
Cosa sono le fasce orarie?
Le fasce orarie è un sistema che determina il costo della corrente elettrica. Il meccanismo è molto semplice:
- la fascia F1 va dalle ore 8 alle ore 19 dei giorni feriali (lunedì/venerdì);
- la fascia F2 va dalle ore 19 alle ore 8 dei giorni feriali (lunedì/venerdì);
- la fascia F3, invece, rientra nei giorni festivi e nel weekend (sabato-domenica).
I prezzi sono diversi per ogni fascia, e questa differenza va a riflettersi sulla produzione in kWh di energia elettrica.
Naturalmente, il costo in bolletta non è soltanto determinato dalle fasce orarie, poiché ogni tre mesi ARERA stabilisce il prezzo della luce di ogni mese.
Coloro che, invece, hanno optato per il mercato libero in merito alla fornitura di energia elettrica, devono forzatamente adottare le condizioni riportate all’interno del contratto sottoscritto.
Orario diverso, costi diversi: perché?
Ci sono giorni e orari durante la settimana in cui cresce la domanda dell’energia elettrica, mentre in altri tende a diminuire.
È ovvio che, durante il giorno, tale richiesta è maggiore rispetto alla notte, poiché tantissime persone operano nei loro ambiti (casa, uffici, negozi, fabbriche) e, quindi, tendono a consumare parecchia corrente elettrica.
Invece, la notte quasi tutti dormono e nei giorni festivi gli uffici sono chiusi, le fabbriche anche e le attività commerciali lavorano molto di meno.
Quanto detto ha delle inevitabili ripercussioni sui costi dell’energia elettrica. Ecco perché sono state create le fasce orarie: proprio per consentire di risparmiare in bolletta.
Forno: in quale fascia oraria va usato per risparmiare?
Fatto questo doveroso approfondimento sulle fasce orarie di consumo corrente elettrica, vediamo quando accendere il forno per cucinare.
La migliore fascia oraria per cucinare i manicaretti preferiti è la F3, ma anche la F2 per chi ha una fornitura di energia elettrica bioraria o multioraria.
Invece, per coloro che hanno attivato una fornitura monoraria, possono usare il forno quando vogliono in quanto il costo dell’energia elettrica è sempre lo stesso.
Per chi non lo sapesse, la tariffa monoraria è per chi ancora non dispone di un contatore elettronico (quello bianco con display digitale) e viene trimestralmente stabilita dall’ARERA.
Invece, la tariffa bioraria è composta da due prezzi soltanto: quello applicato alla fascia oraria F1, che è il più alto, e quello applicato alla fascia F2 e F3, che è il più basso.
Per quanto riguarda la tariffa multioraria, le fasce sono tre: fuori punta, di punta e intermedia. Quella di punta è la F1, quella intermedia è la F2, quella fuori punta è la F3.