Il formaggiu friutù è sicuramente una pietanza molto amata nei confini siculi, ma che dovrebbero provare un po’ tutti. Una vera delizia.
Se siete siciliani doc, probabilmente, avete sentito spesso parlare del formaggiu friutù. Qualora non lo siate, invece, vi conviene scoprire questa ricetta appetitosa.
Se c’è una caratteristica che accomuna un po’ tutto lo Stivale, di certo, è proprio la buona cucina e le secolari tradizioni culinarie che passano di generazione in generazione.
D’altra parte, da Nord a Sud, ci sono innumerevoli ricette gustose e tipiche di un dato territorio che fanno venire l’acquolina in bocca persino anche a coloro che provengono da Paesi stranieri.
A tal proposito, nelle prossime righe, vorremmo mostrarvi una pietanza siciliana che, in genere, dovrebbe conquistare anche i palati più esigenti.
In particolare, questa buona portata, di origine messinese e catanese, è costituita principalmente da formaggi come, per esempio, il Caciocavallo, il Tuma o, se si preferisce, la Provola piccante.
Nonostante sia qualcosa di molto gustoso, però, è, al contempo, anche molto facile da realizzare, anche per chi non ha una grande dimestichezza davanti ai fornelli.
A questo punto, allora, scopriamo questa fantastica ricetta e vediamo, step by step, quali sono i passaggi da seguire per ottenere un buon risultato.
Questo speciale antipasto o finger food siciliano, di certo, è una delizia da provare almeno una volta nella vita.
D’altra parte, come avete potuto rendervi conto, si tratta persino di una ricetta facilissima da realizzare e che richiede sia pochi minuti che ingredienti basici.
Così, quando invitate degli ospiti, non dimenticatevi di questa portata, perché potrebbe davvero fare una bellissima figura ed essere molto gradito, soprattutto da tutti coloro che amano in maniera particolare il formaggio.
Per ultimo, ma non meno meno importante, bisognerebbe anche pensare a una bottiglia di vino adatta da abbinare per l’occasione.
In questo caso, peraltro, potreste anche avere l’imbarazzo della scelta. Noi, però, vi consigliamo un calice di Ribolla Gialla o di Trebbiano.