Il formaggio è un alimento molto usato in cucina. Tuttavia, è necessario limitarne le dosi giornaliere e settimanali.
A molte persone piace il formaggio, ma, forse, non tutti conoscono la quantità giusta da mangiare.
In Italia, anche il formaggio, come altri vari alimenti, è un alimento prodotto in grandi quantità.
I vari formaggi italiani
In effetti, nel Bel Paese ci sono veramente tanti tipi di formaggio, suddivisi persino per Regione di appartenenza.
D’altra parte, gli esperti del settore, al momento, ne conterebbe addirittura oltre quattrocento varietà.
Alcuni dei quali, peraltro, riportano, di lato al proprio nome, persino la sigla DOP che, per esteso, significa Denominazione di Origine Protetta.
Così, per l’appunto, non sarebbe possibile, in poche righe, riportare tutti i tipi di formaggio diffusi in svariate parti dello Stivale, da Nord a Sud.
Ma, perlomeno, possiamo elencare alcuni di quelli più famosi. A tal proposito, menzioniamo, l’Asiago DOP, la Burrata, il Grana Padano DOP, Parmigiano Reggiano Dop.
E, poi, ancora, decisamente importanti sono la Fontina DOP., la Mozzarella di Bufala Campana, il Caciocavallo Silano DOP, il Gorzonzola.
In questo breve elenco, comunque, ne mancano ancora molti che, spesso e volentieri, fanno bella mostra di sé sulle tavole degli italiani.
Per quanto riguarda i già citati Grana Padano e Parmigiano Reggiano, come sappiamo, sono molto indicati quando si tratta di dare una spolveratina sui nostri piatti con del formaggio grattugiato.
Invece, la mozzarella, probabilmente di qualsiasi tipologia, si sposa bene con i pomodorini, del basilico e un po’ di olio per realizzare la classica Caprese.
Per di più, il formaggio si presta bene anche come ingrediente per altri piatti gustosi, come, per esempio, gli gnocchi, per mantecare i risotti, e per impreziosire certi altri primi piatti a base di pasta.
Comunque sia, oltre a dare soddisfazione al palato, il formaggio è anche in grado di fare bene alla nostra salute, poiché è una fonte di calcio, di fosforo e di vitamina D.
Per i bambini, infatti, è utile per lo sviluppo delle ossa, e, invece, in età adulta può servire per prevenire la decalcificazione delle ossa.
Tuttavia, come tutte le cose, bisogna considerare che, persino in questo caso, non si deve eccedere.
Limitare il consumo di formaggio
In effetti, il formaggio è un alimento calorico e contiene grassi saturi ed elevati livelli di colesterolo.
Ciò spiega perché alcune persone decidono di non includerlo nel proprio menù personale quando seguono una dieta dimagrante oppure quando gli è stato segnalato un colesterolo alto.
Così, gli esperti, anche in condizioni diverse da quelle appena ricordate, affermano che sarebbe meglio mangiare del formaggio soltanto al massimo tre volte a settimana.
E, beninteso, solo come alternativa proteica della carne, del pesce e delle uova.
In particolare, la Società italiana di Nutrizione Umana, spesso indicata con la siglia SINU, raccomanda di assumere 50 grammi di formaggi stagionato.
Per quanto riguarda i formaggi freschi, la porzione ideale è di 100 grammi e nel caso dei latticini non si devono superare i 125 grammi.