Fontana di Trevi è uno degli intramontabili ed iconici simboli della Roma barocca. Una monumentale fontana nata per celebrare le acque del mare ed il potere dei papi.
L’acqua che possiamo ammirare oggi dalla fontana retrostante a palazzo Poli è quella dell’ Acquedotto Vergine (Acqua Virgo), costruito in età augustea, unico acquedotto romano sotterraneo ancora funzionante.
Nel 1640 Gian Lorenzo Bernini fu incaricato da papa Urbano di ristrutturare la fontana costruita da Agrippa, ma la forma che vediamo oggi risale a quando Clemente XII affidò i lavori a Nicola Salvi, nel 1732.
Salvi realizzò una fontana ricca di movimento e leggerezza con salti, cascate e giochi di luce che ancora oggi incantano gli spettatori. Purtroppo, né il committente, né l’architetto riuscirono a vedere compiuta l’opera, conclusa solo nel 1762, sotto il pontificato di Clemente XIII.
La fontana raffigura al centro il dio Oceano, su di un cocchio a forma di conchiglia, trainato da due cavalli alati, opera di Pietro Bracci, che rappresentano i due aspetti del mare: calmo e burrascoso. Ai lati della composizione centrale troviamo, invece, le statue della Salubrità e dell’Abbondanza, la prima si trova a sinistra la seconda a destra. Il tutto inserito in una scenografia tipicamente barocca, ricca di elementi decorativi di vario genere, come ad esempio decorazioni che rappresentano grappoli d’uva, fico selvatico, cappero, fico d’india e verbasco o ancora elementi decorativi di animali come una grande lucertola e una lumaca.
Alla Fontana di Trevi sono legate molte storie e curiosità, ma la più famosa è sicuramente il lancio della monetina, un rito al quale nessun visitatore può più rinunciare.
Ci sono diverse versioni: c’è chi attribuisce l’origine di questa tradizione all’antico culto dell’acqua. Altri invece sostengono che derivi dal tedesco Helbig, archeologo dell’ Ottocento, che in preda alla malinconia, lanciò una moneta nella fontana, desiderando di tornare presto nella città eterna.
Lanciando dunque la monetina o le monetine si esprime insieme un desiderio nella speranza che si avveri, vi è anche la credenza sul numero delle monetine da lanciare che narra così:
Ricordate che il lancio della monetina si fa con la mano destra, posizionandosi di spalle alla fontana.
Vero o no, tutte le monetine ritrovate nella Fontana di Trevi vengono devolute in beneficenza dal comune di Roma, quindi almeno una monetina va sempre gettata, mal che vada avremo regalato un sorriso a qualcuno.
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