Siccità e cambiamento climatico stanno mettendo a dura prova molte piante e con esse anche l’arrivo degli annessi frutti sulle nostre tavole. Ma niente paura ci sono i fichi d’india che potrebbe essere il frutto del futuro. Perché diciamo questo?
I fichi d’india
Quando parliamo di super food non possiamo che pensare al fico d’india. Esso è un frutto spesso sottovalutato, ma dalle grandi qualità sia a livello degustativo, sia a livello qualitativo. A volte il suo aspetto è quello che ci frena dall’acquisto, questo perché il frutto è totalmente ricoperto di piccole spine e quindi necessita di guanti e una particolare tecnica per la pulizia. Ma dopo aver superato questi piccolo ostacoli potremo gustare un frutto dalla spiccata dolcezza e una consistenza tanto morbida quanto croccante.
Gli aspetti positivi dei fichi d’india comunque non si limitano a questo. Essi sono una fonte ricchissima di vitamina C, una vitamina essenziale per il rinforzo delle nostre difese immunitarie. Ma hanno anche proprietà astringenti, drenanti e depurative. Proprio per questo vengono utilizzati sin dall’antichità per depurare l’organismo a seguito di intossicazioni su origine alimentare o altro. Ma non sono solo i frutti ad essere speciali, bensì la pianta stessa dei fichi d’india, che rende questo frutto il frutto del futuro.
Fico d’india: il frutto del futuro
La pianta dei fichi d’india, conosciuta con il nome scientifico di Opuntia ficus-India è una pianta appartenente alla famiglia dei cactus. Essa appare come un grande cactus con foglie piatte e larghe, ricoperte da grandi spine. Verso la fine della primavera e l’inizio dell’estate questa pianta si colora con bellissimi fiori dai colori aranciati. In piena estate invece, avviene la raccolta dei deliziosi frutti di cui abbiamo parlato prima, che si presentano in colorazioni che vanno dal verde all’arancione scuro/rosso. Il fico d’india essendo in pratica un cactus, è una pianta grassa e quindi necessita di poca acqua per rimanere in vita. Questa qualità rende questa piante particolarmente apprezzata, soprattutto in questo periodo in cui le condizioni climatiche avverse stanno portando lunghi periodi di siccità.
Ma la cosa di particolare rilevanza è che non solo il fico d’india resiste alla siccità, riesce addirittura a dare il meglio di sé. Secondo alcuni studi infatti, si è potuto constatare che, sebbene i frutti in presenza di poca acqua siano più piccoli, sono anche più ricchi di vitamina C e altri elementi nutritivi. In condizioni ottimali comunque, per riuscire a ricavare 1 kg di frutti nell’arco dell’anno intero la pianta necessita di soli 20 lt di acqua, contro gli 80 di cui necessitano frutti come le mele. Questo dato è ora più che mai rilevante viste le condizioni sempre più estreme in cui il nostro ecosistema si sta spingendo. Proprio per queste qualità il fico d’india è ritenuto il frutto del futuro, perché potrebbe rivelarsi un bene particolarmente prezioso.
Conclusioni
Concludendo quindi possiamo dire che grazie alla sua grande resistenza e alle sue qualità, il fico d’india è un super food. Ma non solo è anche una garanzia perché neanche le condizioni climatiche avverse lo abbattono. Anzi è una chiara dimostrazione del fatto che a volte le condizioni difficili riescono a tirar fuori il meglio di noi.