La Fiera di Santa Anatolia a Gerano, a 50 chilometri da Roma, è un appuntamento cresciuto con il passare del tempo. Due giorni di eventi che prendono il via il 9 luglio e si protraggono anche il 10 luglio, nei quali oltre a far rivivere la vendita e lo scambio di prodotti agricoli, presenterà artisti di strada, musica dal vivo e stand enogastronomici.
La cittadina della Valle del Giovenzano, Gerano, sarà al centro di due eventi importanti: Festa e di una Fiera che ha le sue origini in più di 200 anni di storia, mescolando insieme fede, tradizione e folklore.
L’entusiasmo del sindaco di Gerano
“La Fiera secolare di Santa Anatolia che – ha dichiarato il Sindaco di Gerano, Danilo Felici – è la Patrona del nostro paese, è un punto fermo della nostra cultura e della nostra tradizione, un evento unico che riporta ai nostri giorni l’origine del commercio della zona con lo scambio di merce e bestiame”.
La festa verrà allestita nel prato di Santa Anatolia
Il Prato di Santa Anatolia torna ad animarsi proprio come succedeva in passato, essendo da sempre scelto come luogo ideale della ‘nundine’, mercato zonale concesso dal Senato Romano. E ancora in questa occasione tornerà ad accogliere anche artigiani, artisti di strada, musicisti, espositori di prodotti locali passando per gli immancabili stand gastronomici.
Le iniziative programmate
Il programma degli eventi pianificato per le due giornate è ricco di appuntamenti a cominciare dalla Processione del pomeriggio del 9 luglio che si snoderà dal centro storico di Gerano e arriverò al Santuario per la Santa Messa delle 20. Solo a seguire si entrerà nel vivo della festa nell’omonimo prato antistante il Santuario, alle 21.15 Concerto d’organo presso la Chiesa di Santa Anatolia e dalle 22 musica con i “Drum Machine” presso il Cortile delle Scuole elementari. Tanti gli eventi per rallegrare la festa che proseguirà fino alla tarda mattinata del 10 luglio.
I prodotti tipici
“Un’occasione per stare insieme – ha spiegato ancora il primo cittadino -, una festa delle nostre origini, noi geranesi e tanti amici dei paesi limitrofi abbiamo comprato nella nostra vita almeno una cosa alla Fiera. Così come abbiamo mangiato e bevuto prodotti tipici”. E sono diversi i piatti della tradizione geranese: gli strozzapreti, realizzati con farina di grano mista a farina di granoturco condita con salsa a base di pomodoro, aglio, prezzemolo, peperoncino e alici; le Gnocche pelose, tagliatelle con funghi porcini, salsicce; i Maccarunacci co’gli cici, pasta con sugo di ceci e così via…
‘Una festa che sa di storia’
In occasione della festa il primo cittadino ha sottolineato ancora: “Parlo con tantissima gente, specialmente anziani che vengono da lontano apposta per pregare la Santa Patrona e per divertirsi con balli e canti, la cosa mi emoziona. Una festa che sa di storia: il Santuario, prima chiesa dell’intera zona risalente al VI secolo, è dedicato a Sant’Anatolia, vergine romana, martirizzata nel 251 d.C. a Tora sotto l’Imperatore Decio”