Se sei un vero amante del caffè, allora sicuramente avrai provato a fare in caffè in diversi modi. Uno dei più tradizionali, è l’utilizzo della moka: la classica caffettiera italiana capace di preparare un espresso intenso e cremoso direttamente a casa tua. Ma fa più male una tazzina di caffè fatto con la Moka o con la macchinetta? Ecco cosa c’è da sapere.
Cercheremo di capire le differenze tra queste due opzioni e ti forniremo tutti i consigli per preparare il tuo perfetto caffè italiano con la moka.
La produzione di caffè in Italia è una lunga storia che si intreccia con la cultura e la tradizione della penisola. Il caffè arrivò in Italia alla fine del XVI secolo, ma solo nel XIX secolo si cominciò a coltivare il caffè sul suolo italiano. Oggi l’Italia è uno dei principali produttori di caffè al mondo.
Le regioni dell’Italia settentrionale sono le maggiori produttrici di caffè, grazie alla presenza di aziende storiche come il Caffè Vergnano o Lavazza. La regione piemontese, ad esempio, produce circa un terzo del tonnellaggio annuo nazionale.
Per quanto riguarda la qualità delle miscele italiane, spesso viene scelta l’opzione “100% Arabica”, ovvero una miscela composta interamente da chicchi provenienti dal continente africano o sudamericano. Tuttavia molti produttori italiani utilizzano anche chicchi robusti per dimezzare i costi e creare un gusto più amaro e deciso.
Inoltre non tutti sanno che gran parte dei chicchi utilizzati dalle aziende italiane provengono dall’estero. In particolare Brasile, Vietnam e Colombia sono i maggiori fornitori esteri per l’Italia. Nonostante ciò l’Italia rimane indubbiamente legata all’immagine romantica della torrefazione artigianale e della qualità italiana presente nelle tazzine di ogni bar del paese. Ma la domanda che tutti un po’ si fanno: fa più male una tazzina di caffè fatto con la Moka o con la macchinetta?
Tazzina di caffè fatto con la Moka o con la macchinetta?
Preparare un caffè con la moka è semplice e veloce. Il procedimento lo conosciamo tutti. Per prima cosa, riempi il serbatoio inferiore della tua caffettiera italiana con acqua fino al livello indicato. Ti assicuri che non superi la valvola di sicurezza.
Poi, inserisci il filtro nel serbatoio intermedio e lo riempi con il tuo caffè macinato preferito. Livelli delicatamente la superficie del caffè senza compattarlo troppo ( l’ideale sarebbe riscaldare prima l’acqua e poi aggiungerla nel serbatoio della moka).
Avviti l’ultima parte della moka sul corpo principale e la posizione sulla fonte di calore (fornello a gas o piano cottura). E il gioco è fatto. Un consiglio: controlla sempre che maniglie e impugnature siano rivolte verso l’esterno per evitare scottature. Prova anche a farlo con la fiamma bassa, e non facendo uscire tutto il caffè, ma spegnerla un po’ prima.
Fatto questo, in pochi minuti vedrai cominciare ad uscire dallo snodo centrale il caffè, fumante ed aromatico come solo un vero espresso italiano sa essere. Infine, spegni il fuoco quando noti che tutta l’acqua si è trasformata in vapore e hai ottenuto una tazzina abbondante di puro gusto italiano da gustare subito oppure da utilizzare come base per cappuccini o altre specialità caffè-latte. Ma a molti, negli ultimi anni, è sorta un dubbio tanto semplice quando difficile da sciogliere: fa più male una tazzina di caffè fatto con la moka o la macchinetta? Questa è la domanda che si fanno un po’ tutti.
Per quale motivo la moka non dovrebbe essere usata?
La moka è uno strumento popolare per preparare il caffè in Italia, ma ci sono alcuni contro nell’utilizzarla. Uno dei principali problemi con la moka è che può essere difficile da pulire a fondo. Ci sono molte parti piccole e angoli stretti all’interno della macchina, dove si accumulano i residui di caffè. Ma volendo si potrebbe utilizzare una piccola spazzola.
Usando la moka c’è sempre il rischio di bruciare il caffè durante la cottura. Anche se questo non accade spesso, può influenzare significativamente il sapore del tuo espresso.
Un altro problema comune con l’utilizzo della moka è che richiede una fonte di calore esterna come ad esempio un piano cottura o fornello a gas per funzionare correttamente. Questo significa che non puoi portarlo ovunque vuoi, senza dover cercare una fonte di energia adeguata.
Infine, deve essere considerato anche l’impatto ambientale dell’utilizzo della moka. Le capsule monouso usate nelle macchine da caffe diventano rifiuti immediatamente dopo l’uso. Invece utilizzando la moka rischiamo di aumentare lo spreco idrico legato alla sua pulizia quotidiana. Nei paragrafi successivi, verrà spiegato come riutilizzare la polverina della macina del caffè.
Nonostante questi svantaggi della moka nel preparazione del nostro amato espresso italiano molti continuano ancora ad usarla per assaporare quella tipica sensazione familiare nella degustazione del loro “caffè fatto in casa”. Ma alla domanda, fa più male una tazzina di moka o macchinetta? La risposta non è scontata.
Fa più male una tazzina di caffè della macchietta o moka?
Se si vuole un buon caffè, la scelta tra una moka e una macchina da caffè può essere difficile. La moka è il metodo tradizionale italiano di preparare il caffè a casa, mentre la macchina da caffè utilizza un sistema più moderno.
La principale differenza sta nel modo in cui viene estratto il caffè. Con la moka, l’acqua calda viene forzata attraverso il filtro contenente il caffè macinato fino a raggiungere la parte superiore. Invece con la macchina da caffè, l’acqua passa attraverso i chicchi di caffè precedentemente macinati grazie all’utilizzo della pressione.
Le due metodologie hanno tempi di preparazione differenti, con la moka ci vogliono almeno 5-10 minuti per ottenere un buon risultato. Con una buona macchinetta invece bastano pochi secondi per avere una tazzina perfetta.
Infine, bisogna considerare anche l’investimento economico. Sebbene esistano molte varietà in commercio, alcune di queste moderne ed eleganti coffee machine, acquistare una buona qualità di entrambe richiede comunque spese non indifferenti.
Qualunque sia la tua scelta finale, ricorda che ogni metodo ha i suoi pro e contro. E dipende anche dal proprio gusto personale nell’assaporare un buon caffè. Ma fa più male una tazzina di moka o della macchinetta? Una risposta ben precisa non c’è. Dipende da molti fattori, dalla tipologia di caffè che si vuole usare, dalla sua qualità e da tante altre cose. Quindi ognuno ha la sua preferenza.
Da dove si estrae il caffè
Il caffè è una delle bevande più popolari al mondo, ma la maggior parte di noi non sa da dove viene. Il caffè proviene dalle piante di Coffea, che sono originarie dell’Africa centrale e orientale. Oggi il caffè è coltivato in tutto il mondo, ma le principali regioni produttrici sono l‘America Latina, l’Africa e l’Asia.
La pianta del caffè cresce meglio in climi caldi e umidi ed è generalmente coltivata tra i tropici del Cancro e Capricorno. I fiori della pianta producono bacche rosse o gialle chiamate “ciliegie”, all’interno delle quali si trova il seme di caffè.
Una volta raccolte le “ciliegie”, i semi vengono estratti dalla polpa esterna attraverso un processo di lavorazione detto “sbucciatura”. I semi grezzi vengono poi tostati per sviluppare il loro aroma caratteristico prima di essere macinati per la preparazione.
È interessante notare che ci sono diverse varietà di piante di Coffea che producono chicchi con sapori diversi. Le due specie principali utilizzate per la produzione commerciale sono Arabica e Robusta.
In Italia si preferisce principalmente l’Arabica grazie alla sua dolcezza naturale e al profumo delicato. Mentre nel resto d’Italia predomina il gusto amaro del Robusta (pianta di caffè) che contiene anche più caffeina rispetto all’Arabica
Ora conosciamo meglio le radici storiche della bevanda tanto amata. E da dove arriva davvero quel nostro buonissimo caffè che ci sveglia tutte le mattine.
Fa più male una tazzina di caffè del bar o quello di casa?
Il consumo di caffè in Italia è molto alto. Infatti, il caffè è una bevanda che fa parte della cultura italiana, rappresentando un momento di pausa e relax durante la giornata. La maggior parte degli italiani preferisce bere il caffè al bar o al ristorante, dove può socializzare con gli amici e colleghi. Ma fa più male quello decaffeinato o quello normale?
Secondo le statistiche, ogni italiano consuma in media circa 3-4 tazzine di caffè al giorno. Tuttavia, ci sono anche coloro che ne prendono più di 10. Questo dimostra ancora una volta l’amore degli italiani per questa bevanda energizzante.
Il modo in cui viene preparato il caffè varia da regione a regione. Alcune zone preferiscono un espresso forte e corposo mentre altre optano per uno più leggero e aromatizzato. Ciò dimostra quanto l’arte del fare il caffè sia radicata nella tradizione culturale italiana.
Non c’è dubbio che il consumo di caffè sia un aspetto importante della vita quotidiana degli italiani. Quello del bar è decisamente più carico, quindi in alcuni soggetti potrebbe risultare “più dannoso”. Tuttavia, come tutte le cose buone nella vita, bisogna assumerlo con moderazione per evitare effetti negativi sulla salute come nervosismo ed ansia.
Quanti caffè bere al giorno
Una delle domande più comuni riguardo al consumo di caffè, è quanti ne possiamo bere al giorno senza danneggiare la nostra salute? La risposta non è semplice, poiché dipende da molti fattori come il peso, l’età e lo stile di vita.
Secondo le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), gli adulti dovrebbero limitare il consumo di caffeina a circa 400 mg al giorno. Per evitare effetti collaterali negativi come ansia, irritabilità e insonnia.
Ciò corrisponde a circa quattro tazzine di caffè espresso o sette tazze di tè nero. Tuttavia, questo limite può variare a seconda delle persone. Alcune possono essere più sensibili alla caffeina e potrebbero dover limitarne l’assunzione giornaliera. Inoltre, è importante considerare anche i modi in cui viene preparato il caffè.
La moka ha un contenuto maggiore di caffeina rispetto ad altre metodologie poiché estrae una maggiore quantità del composto dalle fave.
Quindi, sebbene ci siano raccomandazioni generali sul consumo quotidiano di caffè e sulla limitazione della caffeina assunta. Ogni giorno attraverso esso bevuto, ogni persona deve capire quali sono i propri limiti individualmente ed agire conseguentemente.
Fa più male una tazzina di decaffeinato o normale?
Forse ti sei chiesto se il caffè decaffeinato fa meno male per la salute rispetto al normale. In realtà, non c’è una risposta definitiva a questa domanda. Dipende da molti fattori come la quantità di caffeina presente nel caffè e il modo in cui viene prodotto.
Il contenuto di caffeina del caffè decaffeinato può variare a seconda della marca e del metodo utilizzato per rimuovere la caffeina dal chicco. Alcune marche possono contenere ancora tracce di caffeina, anche se solitamente molto meno delle versioni normali.
In generale, comunque, un consumo moderato di caffè (sia esso normale o decaffeinato) non sembra essere dannoso per la salute nelle persone sane ed è stato associato ad alcuni benefici come l’aumento dell’energia mentale e fisica.
Tuttavia, le persone con determinate condizioni mediche o sensibilità alla caffeina potrebbero dover evitare completamente il caffè o limitarne l’assunzione. In ogni caso sarebbe sempre meglio consultare un medico prima di apportare cambiamenti significativi nella dieta quotidiana.Se vuoi goderti una tazzina senza preoccupazioni basta fare attenzione alle dosi giornaliere consigliate e scegliere quella che preferisci.
Come riutilizzare la polverina del caffè
La polverina del caffè è spesso considerata come un semplice rifiuto, ma in realtà può avere molteplici usi. Ecco alcune idee su come riutilizzare la polverina del caffè. In primo luogo, la polvere di caffè può essere utilizzata per fertilizzare le piante. Basta aggiungerne una piccola quantità al terreno per fornire ai tuoi fiori e alle tue piante i nutrienti necessari per crescere sani e forti.
In secondo luogo, se sei un appassionato di cucina puoi utilizzare la polvere di caffè come ingrediente segreto nei tuoi piatti preferiti. Il suo aroma intenso darà un tocco speciale ad ogni preparazione, dal risotto alla carne marinata.
Se hai bisogno di eliminare gli odori sgradevoli nel frigo o nella dispensa puoi mettere della polvere di caffè all’interno dei contenitori vuoti: il suo profumo fresco assorbirà gli odori indesiderati.
Un ultimo consiglio, puoi aggiungere della polvere di caffè alla tua routine beauty. Utilizzala come scrub naturale per il viso o mescolala con l’olio d’oliva. E creare una maschera idratante ed esfoliante per corpo e capelli.
Non buttare via la polvere del tuo amato caffè. Riutilizzala in modi creativi ed efficaci.