Per gli amanti del mistero e dei luoghi esoterici, la Capela dos Ossos a Evora è una tappa imperdibile in Portogallo. Quando immaginiamo luoghi di culto sacri subito la nostra mente corre veloce a statue di santi, angeli, icone sacre, vetrate colorate e imponenti altari. Tutto insomma fuorché a delle “ossa umane”. Se siete appassionati di occulto e di luoghi insoliti da visitare e scoprire, la Cappella di ossa umane di Evora è proprio ciò che fa per voi!
Un luogo davvero suggestivo e particolare, unico nel suo genere, fatto per stupire l’osservatore e lasciarlo quasi senza fiato. La Capela dos Ossos è collocata nella Chiesa di São Francisco di Evora, in Portogallo centro-meridionale. La confinante Spagna dista 100 km e la capitale portoghese Lisbona circa 130 km. Raggiungerlo non è affatto complesso: basta Google Maps, zaino in spalla e macchina fotografica alla mano per scattare irripetibili foto ricordo (rigorosamente senza flash).
Non stupisce che la Capela dos Ossos sia il monumento più visitato della cittadina di Evora. Questa favolosa e a tratti inquietante cappella fu fondata dai francescani nel lontano XVI secolo. Come si può facilmente intuire dal nome, è chiamata così perché è fatta interamente di vera ossa umane. Nello specifico sono i resti di 5000 cadaveri. Durante il XVI secolo a Evora erano presenti 40 cimiteri cittadini. Era un periodo non particolarmente “felice” fatto di guerre e pestilenze e visto il crescente numero di morti a cui non si riusciva più a dare degna sepoltura, si decise di non sottrarre altre terre all’agricoltura e alla pastorizia ma di trovare una diversa collocazione per quelle ossa umane.
I frati francescani decisero di non celare le ossa negli ossari o fosse comuni, ma di metterle in “bella mostra” affinché tutti i fedeli potessero vederle e ricordarsi della fugacità della vita umana e della necessità di redimersi in vita dai loro peccati. Anche se la Capela dos Ossos nacque per motivi di necessità, aveva pur sempre l’intento di far riflettere sulla precarietà della vita umana, sul carattere effimero dell’esistenza terrena. Non a caso la porta d’ingresso reca la scritta in spagnolo Nós ossos que aqui estamos pelos vossos esperamos” ovvero “Noi ossa che qui stiamo, le vostre aspettiamo”. Inquietante non è vero? Sicuramente suggestiva e meritevole di una foto ricordo da postare su Instagram.
Molto suggestivi inoltre i cadaveri essiccati di un adulto (forse una donna) e di un bambino, entrambi collocati sospesi o meglio appesi ad una corda all’interno della Cappella portoghese.
La Capela dos Ossos ricorda la famosa Chiesa di San Bernardino di Milano con il suo ossario. Per chi ama il genere, consigliamo una visita al famoso Cimitero delle Fontanelle di Napoli, risalente al 1656 e che raccoglie le ossa di 40.000 persone morte di peste, e le Catacombe di Parigi, risalenti addirittura al Medioevo e contenenti le ossa di 6 milioni di parigini. In particolare anche all’ingresso delle Catacombe di Parigi c’è un’inquietante scritta che avverte i visitatori di ciò che troveranno una volta varcata la soglia, anche se è in latino e non nella lingua del luogo ossia in francese.