Quanto guadagnava un legionario romano? Con quale frequenza ricevevano il loro “compenso”? Rispetto a contadini e piccoli artigiani, il lavoro dei soldati era più remunerativo? Oggi sappiamo che per anni è stato sepolto sotto terra un preziosissisimo tesoro italiano appartenente ad un legionario romano.
Chi erano i legionari romani
Il legionario romano era un soldato professionista dell’esercito della Roma antica. Era un membro dell’unità di combattimento più importante dell’esercito romano, la legione, che consisteva in un corpo di truppe pesantemente armate e addestrate per la guerra.
I legionari erano reclutati tra i cittadini romani liberi o tra gli alleati dell’Impero e dovevano essere di età compresa tra i 18 e i 45 anni. Erano sottoposti a un addestramento rigoroso e prolungato, che li preparava a combattere in una vasta gamma di situazioni e ambienti. I legionari erano equipaggiati con una varietà di armi, tra cui la spada, la lancia e lo scudo, e indossavano una corazza di metallo e un elmo.
Questi combattenti dovevano obbedire a un sistema gerarchico rigoroso all’interno della legione. Oltre al combattimento, i legionari erano anche impiegati in numerosi altri compiti sia militari che civili, come la costruzione di strade e fortificazioni. Il loro ruolo e la loro importanza erano fondamentali per la sicurezza e la sopravvivenza dell’Impero romano.
Un tesoro italiano sepolto sotto terra
Darren Jess, Mark Heaver e Justin Thomas, 3 appassionati di metal detector erano in esplorazione nei campi di Llanelwedd, un villaggio nel galles . Durante questa loro passeggiata esplorativa, una delle tre macchine ha cominciato a suonare con forza e i 3 uomini dopo dopo aver scavato a fondo hanno fatto una scoperta che sicuramente non dimenticheranno mai; 29 monete romane sepolte sotto terra.
Gli archeologi hanno effettuato ulteriori scavi nella zona alla ricerca di ulteriori reperti, ma non hanno trovato ne monete, ne nessuna struttura o materiale che potesse suggerire l’esistenza di un edificio nei dintorni.
Secondo gli studiosi, ci sono due possibili spiegazioni per il ritrovamento: la prima suggerisce che le monete fossero parte di un tesoretto votivo dedicato a una divinità, mentre la seconda, e più plausibile, ipotesi suggerisce che si trattasse di un vero e proprio tesoretto sepolto e poi dimenticato per circa 2000 anni.
Le monete sono state coniate in un lungo periodo, che va da Vespasiano (69-79 d.C.) ad Antonino Pio (138-161 d.C.), con quest’ultimo periodo in cui il “tesoretto” fu sepolto.
Gli archeologi stimano che l’importo totale delle monete corrisponda circa a un salario mensile di un legionario romano. Le monete saranno offerte ad enti pubblici in base al Treasure Act, e la somma raccolta sarà divisa in parti uguali tra il proprietario del campo e i tre metal detector. Queste monete, da pochi giorni, sono stati dichiarate un tesoro vero e proprio dal coroner in Galles.