Scopriamo insieme qualche curiosità sull’equinozio d’autunno: come avviene e qual è il momento preciso nel quale si attua.
La stagione autunnale arriva giovedì 21 settembre con quello che è definito equinozio d’autunno. Ecco 5 cose da sapere su questo evento astronomico che cade ogni anno nel mese di settembre.
Se la Luna appare grande e luminosa e le temperature sono più fresche, ci ritroviamo, in sostanza, prossimi all’equinozio autunnale: il sole splende direttamente sull’equatore e gli emisferi settentrionale e meridionale sono irradiati dalla stessa quantità di raggi.
La Terra, dunque, ruota su un asse inclinato, mentre il pianeta orbita attorno al sole. Per due volte – nel corso di questo viaggio di un anno attorno al sole – la Terra non è inclinata verso o lontano dallo stesso. Ciascuno di questi casi è un equinozio, che deriva dalle parole latine “aequus” (uguale) e “nox” (notte).
Dopo l’equinozio d’autunno, l’emisfero settentrionale della Terra inizia ad inclinarsi in direzione opposta al sole: quindi, le notti si allungano e le giornate si accorciano, fino al solstizio d’inverno, previsto per il 21 dicembre.
Per le società antiche, l’equinozio autunnale segnava la fine dell’estate e l’equinozio di primavera quella dell’inverno, il che aiutava le persone a tenere traccia delle attività sensibili al fattore tempo, come quelle legate alle coltivazioni e ai raccolti.
Secondo l’Almanacco degli agricoltori, il cambiamento dei colori delle foglie sugli alberi decidui è – in realtà – innescato da giornate più corte, con una ridotta quantità di luce diurna.
I meteorologi preferiscono un calendario in cui le stagioni iniziano ogni anno negli stessi giorni, perché tale impostazione garantisce un certo grado di coerenza.
La Terra, il sole e le stelle non sono del tutto conformi al calendario gregoriano – quindi gli equinozi d’autunno e di primavera – così come i solstizi d’inverno e d’estate – non cadono nello stesso giorno ogni anno. L’equinozio d’autunno cade il 23 settembre per il 2023, ma poi si sposterà al 22 settembre nel 2024.
La durata del giorno e della notte è più o meno uguale intorno al pianeta durante l’equinozio d’autunno, quando il sole sembra attraversare l’equatore celeste da nord a sud.
Ciò indica che ai poli il sole trascorre circa 12 ore, sia sopra che sotto l’orizzonte. L’emisfero settentrionale entra nella stagione autunnale quando il Polo Nord è inclinato rispetto al sole, le giornate si accorciano e le notti si allungano, come vi dicevamo.
Inoltre, il Polo Sud è rivolto verso il sole. Quando nell’emisfero australe entra la stagione estiva, le giornate si allungano e le notti si accorciano.
A causa dell’inclinazione assiale della Terra, la durata della luce del giorno e della notte può variare notevolmente ai poli durante tutto l’anno.
I poli sopportano il periodo di oscurità più lungo durante il solstizio d’inverno e il periodo di luce del giorno più esteso durante il solstizio d’estate. Il passaggio tra questi estremi di luce e buio è segnato dagli equinozi in autunno e primavera.