Gli archeologi hanno fatto una sorprendente scoperta in Egitto: hanno trovato una mummia coperta d’oro all’interno di un sarcofago sigillato che non veniva aperto da 4.300 anni.
Si crede che i resti appartengano a un uomo di nome Hekashepes e rappresentino una delle mummie più antiche e complete mai trovate in Egitto. La mummia è stata rinvenuta in una tomba profonda 15 metri, insieme ad altre tre tombe, nella zona di Saqqara, a sud del Cairo.
La Necropoli di Saqqara
La Necropoli di Saqqara è un vasto sito funerario dell’Antico Egitto situato vicino alla città di Memphis, a sud del Cairo. È uno dei siti funerari più importanti del paese e copre un’area di circa 7 chilometri quadrati. La necropoli contiene numerose tombe e piramidi di faraoni, nobili e funzionari dell’antico Egitto.
Una delle principali attrazioni della necropoli di Saqqara è la Piramide di Djoser, la più antica piramide a gradoni del mondo, costruita nel 27 secolo a.C. sotto il regno del faraone Djoser. Altre importanti strutture funerarie includono la Piramide di Userkaf, la Piramide di Teti e il Serapeo, un complesso di gallerie sotterranee che ospitavano i sarcofagi dei tori sacri.
La necropoli di Saqqara è stata anche un importante sito archeologico per la scoperta di oggetti e tesori antichi, come i celebri reperti del Tesoro di Tutankhamon. Oggi, il sito è aperto ai turisti ed è possibile visitare numerose tombe e piramidi.
Lungo la superficie di Saqqara ci sono più di una dozzina di piramidi, resti di templi, tombe e camminamenti che, insieme, attraversano l’intera storia dell’antico Egitto. Ma sotto terra c’è molto di più: un vasto e straordinario mondo sotterraneo di tesori.
La scoperta sensazionale risalente al 2.300 a.C
Questa volta la mummia scoperta è di un ragazzo adolescente, appartenente alla classe medio-alta dell’antico Egitto, mummificato con un cuore d’oro 2.300 anni fa.
Le scansioni effettuate sulla mummia hanno mostrato che il defunto aveva 49 amuleti di 21 tipi diversi, molti dei quali erano d’oro. L’articolo sulla rivista Frontiere in Medicina ha battezzato la mummia come il “ragazzo d’oro”. La mummia è stata trasferita in una stanza del Museo Egizio dove sarà esposta. Le scansioni hanno rivelato che il giovane apparteneva a un ceto elevato poiché aveva denti e ossa sani e non mostrava segni di malnutrizione o malattia. Inoltre, i suoi resti erano stati sottoposti a un processo di mummificazione di alta qualità, che includeva la rimozione del cervello e dei visceri.
Chi era Hekashepes
Il cadavere del ragazzo, deceduto all’età di 14-15 anni, fu scoperto nel 1916 e da allora rimase in deposito al Museo Egizio di Il Cairo insieme ad altre mummie non analizzate fino ad oggi. Le immagini ottenute dalle scansioni hanno rivelato vari amuleti, tra cui un oggetto accanto al pene, una lingua d’oro nella bocca e uno scarabeo a forma di cuore sotto la cavità toracica. Secondo Saleem, gli antichi egizi posizionavano gli amuleti sui corpi dei defunti per proteggerli e dare loro vitalità nell’aldilà, mentre la lingua d’oro aveva lo scopo di garantire che il defunto potesse parlare nell’aldilà.
Le immagini ottenute dalle scansioni della mummia del giovane defunto rivelano che indossava sandali e ghirlande di felci. Una missione archeologica spagnola ha annunciato la scoperta di due tombe contenenti quasi 60 mummie e resti umani alla fine della sua campagna in Egitto nel 2022. La mummia del giovane, che risale al periodo tolemaico tardo (circa 332-30 a.C.), fu trovata a Edfu nel 1916, sei anni prima che la tomba di Tutankhamon fosse scoperta nella Valle dei Re dal britannico Howard Carter.
Il cadavere del ragazzo era protetto da due sarcofagi, uno esterno con un’iscrizione in greco e uno interno di legno. La mummia indossava una maschera d’oro sulla testa. Secondo Saleem, questa scoperta è solo l’inizio di altre future scoperte. Molti corpi antichi conservati sono stati riesumati durante gli estesi scavi del XIX e all’inizio del XX secolo, molti dei quali sono ancora custoditi al Museo Egizio del Cairo senza essere studiati o esposti. In passato, le mummie venivano dissezionate per scopi di ricerca e intrattenimento.
Oggi, gli studiosi cercano di indagare sulla loro storia senza distruggere i reperti.