La vicenda del Titanic incuriosisce molti e le ricerche e gli studi fatti intorno a questa storia continuano ancora. Uno studio recente ha infatti portato alla luce il menù dell’ultima cena sul Titanic. Scopriamolo.
Titanic: scoperto il menù dell’ultima cena a bordo
Il 14 aprile 1912 alle ore 23:40 nel bel mezzo del suo viaggio inaugurale, il transatlantico chiamato Titanic, entrò in collisione con un enorme iceberg. Fino ad allora il Titanic era ritenuto inaffondabile ed era parte di un bastimento di navi, ritenute le più grandi del mondo. Una massima espressione di lusso e tecnologia navale fino a quel momento, vide la sua fine in questa tragica collisione. L’impatto fece inizialmente imbarcare acqua allagando completamente i primi 5 piani della nave, ma nell’arco di poco più di 2 ore, causò la divisione in 2 parti della nave, che successivamente si abissò.
A perdere la vita furono ben 1518 persone e solo 705 si salvarono. A distanza di più di 100 anni le ricerche e le indagini sulla vita a bordo del grande transatlantico, continua. L’accaduto suscita l’interesse e la curiosità di molti studiosi e giornalisti. Ed è proprio l’indagine di un giornalista in collaborazione con uno storico, che hanno portato alla luce documenti del Titanic che dimostrano la presenza di cibi italiani a bordo.
Cibi italiani a bordo del Titanic
Gabriel Arlotti (giornalista) e Claudio Bossi (storico) hanno condotto un’indagine che ha portato alla luce la presenza del parmigiano reggiano a bordo del transatlantico. Questo è ritenuto uno dei formaggi migliori del mondo, come dimostra la classifica pubblicata dal Taste Atlas (atlante online dei cibi nel mondo). Le sue differenti stagionature e le sue qualità organolettiche lo rendono un prodotto prezioso per molte preparazioni e allo stesso tempo, facile da conservare e trasportare anche in grandi quantità.
Ecco perché il parmigiano reggiano non solo era presente sulla nave, ma era anche utilizzato in molte preparazioni, a partire dall’ antipasto a finire ai secondi piatti. Nello specifico il 14 aprile 1912 giorno della collisione, sul transatlantico si serviva una cena nella prima classe, che includeva l’uso del parmigiano in molte preparazioni. Vediamole nello specifico.
L’ultima cena sul Titanic
Il menù della prima classe del Titanic in quella che si rivelò essere l’ultima cena a bordo, prevedeva l’uso del parmigiano reggiano in molte portate. Il primo piatto che vedeva il parmigiano come guarnizione, era il Consommé Olga, brodo ristretto con sedano, carote e capesante, molto raffinato. Questo piatto era guarnito con bastoncini di parmigiano reggiano. Questo formaggio italiano fu protagonista indiscusso anche di altre 2 preparazioni: la Potage Parmentier e il Sautée poulet a la lyonnaise. La Potage Parmentier è una zuppa a base di patate, porri e panna, arricchita con il parmigiano reggiano. Il Sautée poulet a la lyonnaise è invece un piatto a base di pollo aromatizzato con vari ingredienti e saltato in padella.
Nei primi piatti a cena erano presenti gli spaghetti al gratin, conditi con parmigiano reggiano e un altro formaggio italiano, il gorgonzola. Questi erano i piatti della prima classe con ingredienti italiani, ma anche la seconda classe beneficiava di questi ingredienti. Essi infatti ebbero la possibilità di assaggiare dei Graham rools, panini integrali, farciti con parmigiano reggiano. Non erano solo questi però gli ingredienti italiani presenti a bordo ed utilizzati in cucina. Vino e olio italiani erano serviti e utilizzati nelle preparazioni per gli ospiti, come mai?
Un cuoco italiano a bordo
La presenza di tutti questi ingredienti Made in Italy di certo non è un caso. Ad imbarcarsi come cuoco responsabile della prima classe, fu infatti il cuoco italiano, Gaspare Antonio Pietro Gatti. All’età di 37 anni il cuoco italiano si imbarcò insieme ad altri camerieri italiani molto esperti nel loro mestiere. Fu proprio lui a scegliere gli ingredienti da portare con sé a bordo, ecco quindi spiegata la presenza di così tanti ingredienti provenienti dal nostro paese.
Curiosità
Come abbiamo detto in precedenza, la vicenda del Titanic incuriosisce molto, anche se si trova inabissato a più di 3000 metri di profondità. La tecnologia che avanza ha infatti reso possibile la creazione di immagini tridimensionali raffiguranti l’interno del transatlantico. Di recente è stato possibile anche conoscere dettagli maggiori, come il ritrovamento di bottiglie di Champagne rimaste chiuse nelle profondità marine.