Avere patatine croccanti fuori e morbide all’interno è il desiderio di tutti quando si prepara questo alimento. Tuttavia questo non è sempre il risultato ottenuto. Oggi vi svelo qual è l’olio di frittura migliore per patate croccanti fuori e morbide dentro.
L’ olio giusto per la frittura
Per friggere non esiste l’olio perfetto in assoluto, poiché ogni alimento ha una temperatura di cottura differente. Cosa significa questo? Ci sono alimenti che bisogna friggere a temperature più basse (130°C), altrimenti si rischia di avere cibi ancora crudi all’interno, e bruciati all’esterno. Questo è da applicare soprattutto a cibi lievitati come le ciambelle, o a cibi farciti come i panzerotti. Se invece parliamo di alimenti come la verdura o le patate, le cose cambiano.
I vegetali hanno bisogna di un olio molto caldo, poiché cuociono in fretta. Se l’olio non fosse abbastanza caldo, si rischierebbe di “lessare” l’alimento. Il risultato sarebbe un prodotto impregnato di olio e molliccio. Importante è quindi portare l’olio per frittura, ad una temperatura compresa tra i 180°C e i 200°C. Per poter far ciò è necessario che l’olio che utilizziamo abbia il giusto punto di fumo. Che significa?
Il punto di fumo dell’olio di frittura
Ogni olio ha un punto di fumo differente dall’altro, che significa? Il punto di fumo è la temperatura massima che un olio può raggiungere prima di iniziare a bruciare. Spieghiamoci meglio: se per friggere le patatine ho bisogno di una temperatura di 180°C-200°C, ma utilizzo un olio con punto di fumo a 130°C, il risultato sarà un olio bruciato e patatine bruciate. Ecco perché è importante conoscere le caratteristiche degli oli da cucina prima di utilizzarli per i vari scopi.
L’olio di semi di girasole ad esempio, viene spesso utilizzato in cucina per friggere vari alimenti, ma è poco indicato in realtà. Quest’olio ha infatti un punto di fumo di appena 130°C, il che lo rende poco utile per la frittura, meglio utilizzare quest’olio a crudo. Altro olio spesso utilizzato è quello di mais, anche qui c’è da fare attenzione.
L’olio di mais ha un punto di fumo pari a 160°C, quindi può andar bene per alcuni tipi di frittura come ad esempio quella dei lievitati, ma non è assolutamente adatta alle patatine fritte. Quali sono quindi gli oli migliori da utilizzare per ottenere patatine croccanti fuori e morbide dentro?
L’olio di frittura perfetto per patatine croccanti
Dopo aver analizzato quali sono gli oli da scartare, vediamo quali sono invece gli oli da utilizzare per friggere le patate. Uno degli oli poco utilizzati per la frittura, sia per il suo costo elevato, sia per il suo sapore intenso è quello d’oliva. Esso però è uno degli oli migliori che possiamo utilizzare, ha un punto di fumo molto alto, ovvero 210°C, il che lo rende perfetto per la cottura delle patate, sia in forno, sia fritte.
Abbiamo tuttavia una possibilità di frittura con un olio un po’ più accessibile, ovvero l’olio di semi di arachide. L’olio di semi d’arachide ha un punto di fumo pari a 180°, quindi siamo al limite ma è sempre meglio degli oli citati prima. Il migliore in assoluto per la frittura è invece l’olio di palma che ha il punto di fumo più alto in assoluto, ovvero 240°C. Quest’olio però è poco diffuso nel nostro paese, mentre trova un’ampia diffusione nei paesi americani.
Altri consigli
Abbiamo capito qual è l’olio giusto da adoperare per la cottura ottimale delle patate, ma che dire della preparazione precedente e delle patate giuste da utilizzare? Ebbene, non tutte le patate si prestano bene per la frittura. In linea di massima quelle più pastose non sono adatte, al contrario quelle con pasta più compatta e dura sono ideali (ad esempio le patate rosse).
Altro consiglio da mettere in atto è quello di mettere le patate in ammollo in acqua fredda prima di friggerle. In questo modo cacceranno via l’amido in eccesso. Infine asciughiamo bene le patate prima di friggerle e, ultimo consiglio, friggiamo le patate 2 volte per averle super croccanti.