L’abitudine di sciacquare il riso primo di cucinarlo è molto diffusa, ma sicuri che sia sempre la scelta migliore? Vediamo i pro e i contro di questa tecnica e quando è giusta metterla in atto.
Sciacquare il riso
Molto probabilmente le vostre nonne vi hanno insegnato l’importanza di sciacquare il riso prima di cucinarlo per eliminare l’amido in eccesso. Questa abitudine è buona in alcuni casi, ma non è sempre la scelta migliore. Il riso è in effetti un cereale ricco di amido, ed è uno degli alimenti più consumati al mondo. Proprio per questo in tutto il mondo esistono migliaia di qualità differenti di questo stesso cereale, ma non tutti i chicchi hanno le stesse caratteristiche.
Basti pensare al riso basmati, chicco stretto e lungo con una quantità di amido non troppo eccessiva. Il riso nero e il riso venere invece, hanno chicchi scuri, duri e richiedono cotture più lunghe. Il riso carnaroli o l’arborio invece hanno un chicco bianco e più rotondeggiante, ricco di amido e ideali per timballi e risotti. Insomma potremmo continuare così ancora per molto, ma se ogni riso ha qualità differenti è giusto credere che ad ogniuno, si applicano regole di cottura e preparazione differenti. Vediamo quindi quando è giusto sciacquare il riso.
Quali chicchi sciacquare
Abbiamo visto che ogni chicco ha qualità differenti in quanto a struttura, ma anche in quanto a utilizzo. I chicchi più duri come ad esempio il riso integrale o il riso venere, sono ideali per preparazioni a base fredda, come le insalate di riso. In questi casi è meglio sciacquare i chicchi. La stessa regola si applica anche a: basmati, thai, riso per sushi, riso rosso e nero. Questi chicchi vengono utilizzati in preparazioni che richiedono che il riso non si “attacchi” e non diventi cremoso, ecco perché è bene non sciacquare i chicchi.
Nel caso di chicchi che invece utilizzeremo per preparazioni “cremose” è invece bene, non applicare la regola del risciacquo dei chicchi. Quindi il riso carnaroli, roma, vialone nano e arborio non vanno sciacquati. Questa tipologia di riso è infatti spesso utilizzata per creare risotti, quindi richiedono che l’amido sia abbondante. Lo stesso vale per i timballi o il budino di riso, sono tutte preparazioni che richiedono che i chicchi si leghino in una sorta di crema. Sciacquare il chicco prima di cucinarlo eliminerebbe l’amido e lo renderebbe gommoso in cottura.
Ma quali sono i pro e i contro dello sciacquare il riso?
Pro e contro
Iniziamo con l’analizzare i vantaggi che derivano dallo sciacquare il riso prima di cucinarlo. Il risciacquo dei chicchi fa si che vengano eliminati tutti i potenziali residui di sporcizia e detriti, nonché le sostanze inquinanti come ad esempio i metalli pesanti. Altro “beneficio” è l’eliminazione dell’amido in eccesso, come ci hanno sempre insegnato. Sebbene questi sono buoni motivi per sciacquare il riso prima di cucinarlo, ci sono anche motivi per non farlo.
Quando si sciacqua il riso si rischia di eliminare insieme alle sostanze potenzialmente contaminanti, anche sostanze nutritive importanti. Si rischia insieme ad amido e sporco, di eliminare folati, ferro, niacina e tiamina, acido folico e vitamine del gruppo B, tutte sostanze solubili in acqua. Il rischio è quindi quello di rendere il riso una fonte calorica senza benefici. Vogliamo quindi usare discernimento quando si tratta di riso e risciacquo.
Ma nel caso in cui i chicchi è bene sciacquarli, come va effettuato il lavaggio nel modo corretto?
Come sciacquare il riso
I chicchi adatti al lavaggio devono essere lavati in un modo specifico. Non basta infatti mettere il riso in ammollo in acqua fredda e poi scolarlo. Ma vanno eseguiti più lavaggi. Si esegue il lavaggio in questo modo:
- In una ciotola si inserisce il riso;
- Si riempie di acqua fredda fino a coprire il riso;
- Con le mai si muove il riso (l’acqua diventerà torpida);
- Con un colino a maglie strette, scoliamo il riso;
- Ripetiamo il tutto fino a che l’acqua non sarà più torpida ma limpida.
Questo è appunto il modo corretto di lavare i chicchi di riso, ma ricordiamoci di non metterlo in atto con chicchi che andremo ad utilizzare per risotti o altre ricette cremose.