Sentendo i nostri nonni, ci sono molti detti e credenze legate agli alimenti e al modo in cui mangiarli. Non fanno eccezione le cozze che da sempre ci hanno detto di non mangiare nei mesi con la R. Da dove nasce questa credenza? Sarà vera come affermazione? Scopriamolo insieme.
Le cozze e i mesi con la R
Partiamo dicendo che il linea di massima i mesi con la R sono quelli che vanno da settembre ad aprile, ovvero il periodo dell’anno più fresco. Nella lingua italiana gennaio in realtà spezza la catena, ma se andiamo nel calendario inglese, francese, tedesco, spagnolo (January, Janvier, Januar, Enero) e così via, ecco che la R è sempre presente. I mesi senza la R invece, sono quelli estivi o comunque più caldi e quindi quelli che vanno da maggio ad agosto.
Quindi secondo la credenza popolare, le cozze andrebbero mangiare nei mesi senza R e cioè in quelli estivi. La credenza in realtà non si limita alle cozze, ma comprende tutta la categoria dei frutti di mare.
Quest’idea è molto diffusa nei paesi costieri, ma allo stesso tempo c’è molta confusione al riguardo. Infatti se una parte dei nostri avi dirà che le cozze non vanno mangiate nei mesi con la R, un’altra parte vi dirà il preciso contrario. In realtà dietro ad entrambe le affermazioni c’è un motivo reale e differente.
Vediamo da vicino quindi, le varie motivazioni che hanno indotto i nostri antenati a far nascere questa credenza legata alla R nei mesi e ai frutti di mare.
Perché non mangiare le cozze nei mesi con la R
La prima affermazione è probabilmente anche è la più diffusa, ovvero non mangiare i frutti di mare nei mesi con la R. Dietro questa convinzione in realtà si cela una motivazione che possiamo definire scientifica. Durante i mesi più freddi dell’anno, quindi quelli che vanno da settembre ad aprile, le cozze avviano il loro processo di riproduzione. A differenza di quello che si può pensare, per i mitili questo processo è molto complicato e questo altera la chimica presente all’intero del frutto di mare.
Il risultato quindi è una carne più “stressata” e quindi alterata nel gusto. Di conseguenza le cozze mangiate durante questo periodo avranno un sapore meno gradevole e pregiato rispetto a quelle consumate nel periodo estivo. Qualcuno però potrebbe pensare: “Se le cose stanno realmente così, perché anche durante il periodo autunnale e invernale riusciamo a trovare le cozze dal pescivendolo?” La risposta in realtà è abbastanza scontata, sono frutti di mare importati da altri mari e non di certo dal nostro Mediterraneo.
In altre zone le temperature e le condizioni all’interno delle acque sono differenti e quindi il processo riproduttivo dei mitili varia rispetto al nostro periodo. Ma se questa realtà ha portata al detto secondo cui le cozze non debbano essere mangiate nei mesi con la R, perché c’è una credenza parallela e opposta? Scopriamolo.
Una credenza parallela e opposta
Analizziamo ora una credenza del tutto opposta a quella su detta, ovvero “i frutti di mare devono essere mangiati nei mesi con la R“. In questo caso la motivazione più che avere una aspetto scientifico ha un motivo legato alla salute, ma spieghiamoci meglio. Se parliamo di detti popolari, ci riferiamo a epoche di nascita abbastanza indietro nel tempo, nel caso specifico a prima della nascita dei frigoriferi. Come abbiamo visto in passato, il primo frigorifero della storia venne brevettato nel 1851, fino a quel momento mantenere i cibi freschi era davvero difficile. E se pensiamo al fatto che una nuova invenzione come quella del frigorifero, sebbene importante, non era accessibile a molti, capiamo bene che mantenere un cibo “fresco” nel periodo estivo, si rivelava particolarmente difficile in passato.
I frutti di mare in particolare, se tenuti in ambiente caldo o comunque non al fresco, facilmente si rovina e si incorre in alte probabilità di intossicazioni alimentari. In più c’è da aggiungere il fatto che, prima più di adesso, soprattutto nelle località marittime c’era l’abitudine di mangiare cozze e frutti di mare in genere crudi. Il rischio di intossicazione quindi era molto più elevato di ora viste appunto, tutte queste mancanze. Viene quindi facile capire perché in passato si prediligeva consumare le cozze nei periodi più freschi dell’anno, ovvero i mesi con la R.
E voi conoscevate queste credenze popolari? Provate a chiedere conferma ai vostri nonni, sicuramente vi sapranno confermare quanto detto e vi racconteranno anche storie curiose al riguardo.