Sai cosa significa quando cade il vino a tavola durante un pranzo in famiglia? Ecco alcune delle superstizioni più strane legate alla tavola!
A tavola, siamo spesso circondati da una serie di superstizioni che possono influenzare persino le persone più razionali. Queste credenze, per lo più, hanno radici profonde nelle generazioni precedenti e vengono tramandate di generazione in generazione, spesso dagli anziani della famiglia.
Superstizioni legate alla tavola
Le superstizioni a tavola possono variare notevolmente da una cultura all’altra e da una famiglia all’altra. Alcune credenze comuni includono l’idea che rompere un bicchiere porti sfortuna, o che versare il sale sia un presagio di cattivo auspicio. Altre credenze riguardano il posizionamento degli oggetti sulla tavola, come ad esempio evitare di mettere il pane rovesciato o tenere le posate incrociate.
Molte di queste superstizioni possono sembrare irrazionali o prive di fondamento scientifico, ma è importante ricordare che sono radicate nella cultura e nella tradizione popolare. Spesso, le persone le seguono per rispetto verso i loro antenati o semplicemente per abitudine, senza necessariamente credere pienamente nella loro efficacia.
In alcuni casi, le superstizioni a tavola possono persino aggiungere un senso di magia o mistero al pasto, creando un’atmosfera particolare e divertente. Possono anche rappresentare un modo per condividere storie e tradizioni familiari, rafforzando i legami tra le generazioni.
Cosa significa quando cade il vino a tavola durante un pranzo in famiglia?
Le superstizioni a tavola sono parte integrante delle tradizioni familiari e culturali, trasmesse attraverso le generazioni. Nonostante la loro irrazionalità apparente, possono contribuire a creare un senso di connessione e magia durante i pasti.
Le superstizioni legate al vino ad esempio sono considerate segni di buon auspicio in molte occasioni. Infatti durante le inaugurazioni delle barche, si pratica l’usanza di rompere una bottiglia sulla prua, mentre durante i festeggiamenti di Capodanno le bollicine vengono utilizzate per augurare prosperità. Tuttavia, una delle tradizioni più strane è quella di rovesciare il vino, poiché si crede che porti fortuna.
Non è del tutto chiaro il motivo per cui rovesciare il vino sia considerato un segno di buon auspicio. Nonostante ciò, quando si verifica un incidente e il vino si riversa sulla tavola, anziché lamentarsi o pronunciare frasi irripetibili, c’è chi consiglia di immergere un dito nella macchia e toccarsi il collo. Si ritiene che se il vino cade a tavola, succederà qualcosa di bello.
Altre superstizioni legate alla tavola
Mai sedere a tavola in 13! Durante una cena in cui si trovavano 12 dei di Asgard, compare Loki, il dio dell’inganno e della discordia. Offeso, decide di diventare il tredicesimo ospite del tavolo, nonostante non fosse desiderato degli altri presenti. Questa situazione porta a un conflitto durante il quale Loki uccide Balder. La leggenda diventa così popolare che si diffonde anche nel Cristianesimo, che decide di adottarla come propria tradizione.
Nell’Ultima Cena, i partecipanti erano 13, quindi si credeva che il tredicesimo commensale sarebbe morto entro l’anno. Per scongiurare questa superstizione, basta invitare un altro commensale e arrivare a 14, oppure apparecchiare la tavola per 14 persone comunque, in modo che il numero 13 non sia rappresentato.
Invece la superstizione riguardante il fatto di non passare il sale di mano in mano, trova spiegazione nella Bibbia, poiché si ritiene che Giuda, durante l’Ultima Cena, abbia passato il sale a un altro commensale con la mano. Successivamente, l’apostolo tradì Gesù, il che portò alla sua crocifissione. Da qui nasce l’idea che il passaggio del sale da una mano all’altra possa aumentare il rischio di farlo cadere e portare a sventure. Per evitare questo, quando si chiede il sale, il barattolo dovrebbe essere posizionato sul tavolo accanto alla persona che ne ha bisogno.
Non capovolgere il pane o incrociare le posate
La superstizione riguardante il pane capovolto invece si basa su motivazioni religiose e storiche. Per la religione cristiana, il pane simboleggia il corpo di Cristo, quindi capovolgerlo viene considerato una bestemmia. Dal punto di vista storico, durante la Rivoluzione francese, i boia che lavoravano alle ghigliottine venivano serviti con il peggior pane disponibile. Secondo la credenza popolare, avere i boia come clienti trasformava le persone in “clienti” dei boia stessi. In risposta, fu emesso un decreto che imponeva di trattare i clienti senza fare distinzioni.
I fornai decisero di esprimere il loro disprezzo servendo il pane capovolto ai boia. Per proteggere la loro identità, i boia iniziarono a lavorare indossando cappucci per non essere riconosciuti.
L’usanza di non incrociare le posate a tavola è associata all’immagine della crocifissione. Questa tradizione ha origine nei banchetti della corte francese, dove era comune avere molte posate accanto al piatto. Si credeva che incrociare le posate potesse portare a litigi tra i commensali. Pertanto, evitare di incrociare le posate è considerato un gesto di buon auspicio, soprattutto negli ambienti eleganti in cui sono presenti molte posate.
Certo è che queste superstizioni non dovrebbero essere prese alla lettera o interpretate come verità assolute. La razionalità e la scienza ci insegnano a esaminare le cose in modo critico e a valutare le prove. Pertanto, è fondamentale equilibrare la tradizione e il rispetto per la cultura con la razionalità e la comprensione che le superstizioni sono il prodotto di credenze personali o collettive, spesso basate su un’interpretazione soggettiva della realtà.