In questi periodi ci crisi, in molti hanno preferito ammortizzare le proprie spese il più possibile. Anche nel settore alimentare, tante persone si sono attrezzate come potevano, scegliendo addirittura di fare pane e pasta in casa. Chi ha la possibilità, ha pensato bene di coltivare verdura e frutta nel proprio orto. Se anche tu sei tra questi, allora sei capitato nel posto giusto: oggi ti sveleremo come annaffiare il tuo orto per un guadagno doppio.
Chi ha la possibilità di avere un orto, può scegliere tranquillamente cosa piantare, dalle verdure preferite a quelle di stagione. Questa pratica si è diffusa molto, da quando ci siamo ritrovati in piena pandemia, dove eravamo costretti a stare in casa e non poter uscire.
Anche la spesa era diventata un problema, perché nei supermercati, molti prodotti iniziavano a scarseggiare. Quindi, durante la spesa in molto hanno preferito acquistare solo i prodotti indispensabili, come la farina, le uova, il lievito. Ma non solo, c’è stato e c’è ancora oggi, chi ha un orto e lo coltiva.
Come annaffiare il tuo orto al meglio
Chi è già pratico di coltivazione, sa che ogni tipo di verdura, deve rispettare il proprio periodo, questo significa anche rispettare la natura. Come abbiamo detto prima, negli ultimi anni qualcuno è stato “obbligato” a farlo, ma c’è chi lo ha da sempre per passione perché ama ritrovarsi in tavola sempre prodotti freschi e privi di varie sostanze non salutari.
Chi lo fa per la prima volta invece, si pone la domanda: cosa pianto ora? La prima cosa da fare, sarebbe quella di prendere informazioni da qualche rivenditore di semi, oppure online, in modo da non commettere errori e piantare verdure o ortaggi del periodo.
Un’altra cosa assolutamente da non sottovalutare, è se bisogna prima concimare un po’ il terreno, smuoverlo come si dice in gergo. In questo modo, quando piantiamo la piantina, le sue radici non faticheranno a trovare il necessario nutrimento e sarà quindi più facile per lei crescere. Anche il modo in cui irrighiamo il nostro orto è importante: se, ad esempio, gli diamo troppa acqua, rischiamo di far marcire tutto quello che abbiamo piantato. Viceversa, se non lo irrighiamo abbastanza, potremmo non avere frutti.
Ma c’è un modo per evitare questi errori che ci permetterà anche di ridurre considerevolmente lo spreco di acqua, riuscendo ad avere un raccolto quasi raddoppiato.
Come irrigare il nostro orto ottimizzando il raccolto
Per evitare che tutti gli sforzi fatti vengano vanificati da stupidi errori o da dimenticanze, sarebbe giusto fare delle precisazioni prima di iniziare a coltivare il nostro orto. Documentarsi, ed anche fare i conti con le spese da affrontare. Sicuramente c’è un enorme vantaggio nel coltivarsi le verdure “in casa”, ma ci sono anche degli svantaggi. E per far in modo che tutto vada liscio, sarebbe opportuno farsi dare dei piccoli consigli da chi lo fa per lavoro.
Le piante e i fiori, sono come noi essere umani, anche loro hanno bisogno di nutrirsi, come noi mangiamo e beviamo, per loro è lo stesso.
Ci sono dei fertilizzanti naturali, che aiutano molto la crescita delle pianta, più sana e con frutti migliori. Oggi vogliamo consigliarvene uno noi, il lievito ad esempio.
Vi basterà comprare un pacchetto di lievito, dove all’interno ci sono varie bustine. Basta metterle tutte in un recipiente, con l’aggiunta di acqua e zucchero, e poi miscelare il tutto fino a quando il lievito sarà sciolto. Tutto il composto ottenuto, va versato in un contenitore molto più grande, versandoci però altra acqua dentro: calcolate che per un sacchetto da 10 grammi va aggiunto un litro di acqua.
Una volta fatto questo, non vi resta che innaffiare le vostre piantine, basterà un solo bicchiere del composto preparato, per ogni piantina. Vi accorgerete che il raccolto che andrete a fare, sarà più ricco ed i frutti avranno una consistenza diversa. Una cosa importante, è quella di evitare di innaffiare durante le ore più calde della giornata, quindi aspettare che il sole sia tramontato e che il terreno si sia raffreddato, per evitare che le radici si possano bruciare e perdere il nostro raccolto.