Dopo 60 anni è riapparsa in provincia di Belluno, una vera e propria rarità che ormai i più pensavano di non poter rivedere. Stiamo parlando di un animale che è a rischio di estinzione, che in Italia non si vedeva ormai da sei decenni.
A seguito di 60 anni di silenzio, una fototrappola situata nei pressi di Belluno è riuscita ad eseguire il suo lavoro ed ha catturato la presenza del mammifero, regalando una gioia agli appassionati degli animali e non solo. In Veneto il mammifero del quale stiamo parlando sembrerebbe aver ritrovato il suo habitat ideale.
Gli avvistamenti sono stati pochi, ma le tracce lasciate dal mammifero sono state diverse. Per esempio lo scorso novembre, sono stati ritrovati degli escrementi del mammifero vicino ad un torrente situato nella val Digon. Poi il 14 gennaio la fototrappola ha catturato l’immagine dell’animale.
L’esemplare riapparso dopo tantissimi anni
Si tratta di una Lontra Europea, bellissima. La specie ha delle dimensioni incredibili. Considerando la coda, è lunga 120 cm, è un animale che preferisce rimanere nei fiumi e nei laghi, non si allontana troppo da essi. La distribuzione della lontra nel mondo è frammentata, in alcuni luoghi sembrerebbe essersi estinta. Un tempo veniva perseguitata sia per la pelliccia, sia perché era considerata nociva dato che si nutre di molti pesci. In alcuni casi è stata considerata una minaccia.
Per esempio è sparita dall’Olanda e dalla Svizzera. Mentre in Germania, in Francia e in Italia qualche esemplare è rimasto nel tempo ed è presente ancora oggi. 20 anni fa per esempio c’erano circa 600/100 animali in giro per i fiumi italiani. In Calabria, in Puglia, in Basilicata, in Campania, in Abruzzo, in Molise gli avvistamenti sono continui ancora oggi.
Nel Bellunese però non se ne vedevano da tanto ormai. L’avvistamento ha regalato una gioia alle autorità locali perché la presenza della lontra testimonia che la qualità delle acque dei fiumi ancora oggi è buona, nonostante l’inquinamento abbia ormai preso piede.
Popolazione in espansione? Ecco quali sono le ipotesi
L’avvistamento a Belluno ci dà modo di pensare che la popolazione sia in espansione, ma per adesso mancano dati certi in merito all’argomento. Ovviamente per scoprirne di più e per non perdere d’occhio l’esemplare, il monitoraggio andrà avanti nelle prossime settimane.
Nel frattempo sempre in queste zone è stato individuato anche lo sciacallo dorato ed il lupo, ma questa non sembra affatto essere una coincidenza. La lontra dovrà stare attenta in modo particolare all’inquinamento delle acque causato dall’inciviltà dell’uomo.
Il secondo avvistamento e il parere degli esperti
A seguito del primo avvistamento sono aumentati i controlli lungo tutta la zona, questi hanno consentito di effettuare un secondo avvistamento. Le altre immagini sono di una lontra che sguazza nelle acque del torrente Ansiei nelle prime ore del 14 Gennaio.
Di questi due episodi hanno parlato un esperto faunista ovvero Michele Cassol, Gabriele De Nadai e Luca Lapini che hanno avuto modo di approfondire lo studio e poi rilasciare delle informazioni importanti e utili che permettono di scoprire qualcosa di più sulla specie.
Gli esperti hanno confermato che con probabilità, per quanto riguarda il secondo avvistamento, si tratta di una lontra giovane o di una femmina. Sarebbe quindi il secondo esemplare avvistato in poche settimane, ciò vorrebbe dire che la specie è in via di espansione e che stia cercando di colonizzare il territorio.
Adesso l’unica cosa che l’uomo può fare è prendersi cura di un territorio ricco di biodiversità, che può dare veramente tanto, ma che richiede attenzione. L’inquinamento non solo danneggia l’uomo, che è la causa del suo stesso male, ma anche le piante e gli animali di qualunque specie essi siano.